Marchio Zoncolan i tempi si allungano Ed ecco i concorrenti
I sindaci di Comeglians e Ovaro non hanno notizie da mesi. Intanto Paularo e Pontebba lanciano il brand “via di Attila”

OVARO. Inizio aprile: Turismo Fvg garantisce: il marchio Zoncolan sarà depositato dopo Pasqua. Ottobre, inoltrato, il marchio Zoncolan è letteralmente scomparso. Altro che registrazione, per ora è stato zavorrato dalle lungaggini burocratiche o addirittura, come qualcuno pensa in Carnia, affondato da qualche politico con più simpatia per altre montagne del Friuli.
E intanto, sempre in Carnia, sta rapidamente prendendo forma un altro progetto di promozione turistica che punta, guarda caso, alla realizzazione di un marchio per attrarre i turisti. Si tratta dei Comuni di Paularo e Pontebba che, uniti dal Cason di Lanza, valico che debutterà in maggio al Giro d’Italia, si stanno organizzando per sfruttare una leggenda popolare, il passaggio del condottiero Attila alla guida dei suoi Unni verso la pianura.
I sindaci di Paularo e Pontebba, Ottorino Faleschini e Isabella de Monte anche ieri si sono riuniti. Vogliono sfruttare turisticamente il valico, portare i turisti a visitare la grotta di Attila a poca distanza dal valico, lanciare pacchetti turistici. «Collaboreremo con Carnia Welcome e con Turismo Fvg» spiegano. «E siamo anche pronti a metterci sotto l’ombrello protettivo del marchio Zoncolan» chiarisce Faleschini, che ben ha presente le potenzialità del turismo in Carnia per il recente passato di assessore provinciale alla montagna e il lancio del progetto “Montagna senza Confini”.
Già, un altro contenitore dalle grandi potenzialità, ma dallo scarso impatto sul territorio. Perchè alla Carnia e al Tarvisiano certo non mancano idee, progetti, ipotesi di marchi per la promozione. Ma dall’astratto al concreto la strada è lunga. «Ho chiamato la responsabile di zona di Turismo Fvg, Francesca Bruni - spiega il sindaco di Ovaro, Romeo Rovis - mi annuncia a breve novità sul marchio».
Il sindaco di Comeglians, Flavio De Antoni, altro sponsor del marchio (ha congelato il “suo” brand del Crostis proprio per attendere le mosse della Regione sullo Zoncolan) è pessimista. «Qui passa il tempo e non accade nulla. La Regione ci aveva garantito che saremmo riusciti a partire con la promozione dello Zoncolan già durante l’estate e invece siamo fermi al palo. Il marchio è fondamentale per fare fronte comune e sfruttare le potenzialità di queste valli non solo con il turismo estivo e in particolare la bicicletta, ma anche d’inverno». Invece nulla. Lo Zoncolan è al palo, e intanto si fa largo Attila. Il flagello di Dio. No, delle promesse da mercante.
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