Tra Monti e Tabacci è litigio sui comizi all’hotel Moderno
Pordenone, il premier martedì occuperà la sala già prenotata dal Cd. Bertossi: ex Pd e nuovi centristi sgarbati, sloggino in fretta

PORDENONE. Stesso giorno, identico pomeriggio, medesima sala a distanza di poco più di 2 ore tra un appuntamento e l’altro. Ha fatto balzare sulla sedia gli organizzatori dell’incontro di martedì prossimo con Bruno Tabacci, leader del Centro democratico che fa parte della coalizione Bersani, l’annuncio che il presidente del Consiglio, Mario Monti, sarà a Pordenone lo stesso giorno, alle 15, nella sala convegni dell’hotel Moderno per presentare i candidati del suo movimento alle politiche del 24 e 25 febbraio.
E’ ben vero che Tabacci, accompagnato dal responsabile regionale del movimento, Enrico Bertossi, deve parlare alle 17.15, ma la distanza tra i due appuntamenti è talmente limitata che c’è il rischio di una sovrapposizione tra le due “tifoserie” nel caso di un ritardo - sempre possibile - da parte di Monti.
Tra l’altro proprio l’accordo siglato in Prefettura a Pordenone tra la rappresentanza di governo e le forze politiche stabilisce che deve passare almeno un’ora tra la fine di una iniziativa e l’inizio dell’altra per consentire il normale deflusso delle persone e gli allestimenti.
Che l’irruzione non sia gradita lo dice a chiare lettere il Centro democratico di Bertossi. «Con grande scortesia e mancanza di rispetto politico - denuncia il movimento - la sala dell’hotel Moderno, pur prenotata molto prima, verrà occupata dai montiani, vecchi e nuovi, fino a pochi minuti prima recandoci grave disturbo e pregiudizio. Abituati a traslocare dal partito che non li ha candidati a quello di Monti “portatore del nuovo” auspichiamo sappiano traslocare velocemente anche dalla sala consentendoci di svolgere regolarmente la nostra manifestazione programmata ben prima della loro».
Un siluro nei confronti di alcuni montiani locali, da Gianluigi Gigli (passato dall’Udc a Scelta civica) ad Alessandro Maran (ex Pd), fino a Gianfranco Moretton (anche lui recentemente uscito dal Partito democratico).
Tra l’altro qualche preoccupazione sussiste per l’utilizzo di una sala di limitate dimensioni - circa 100 posti - per un appuntamento che vede la presenza di Monti. E’ pur vero che l’iniziativa cade nel primo pomeriggio di un giorno feriale, ma la curiosità di ascoltare il presidente del Consiglio rischia di richiamare un numero di persone nettamente superiore rispetto ai posti disponibili.
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