Rogo nel garage, distrutti auto e furgone
Sacile, l’incendio è divampato nella pertinenza di una villetta in via Romagna. In fiamme sterpaglie e rovi in via Geromina

SACILE. Due incendi in un giorno, a Sant’Odorico. Ieri mattina, fiamme alte in via Romagna dove un’utilitaria ha preso fuoco nel garage della villetta al civico 10. Il secondo è divampato nei campi di via Geromina, con un vasto rogo di sterpaglie e cespugli. Incendi domati nel giro di poche ore dai vigili del fuoco di Pordenone, in azione in tarda mattinata. Danni materiali ingenti, tutti da quantificare e per fortuna senza feriti, ma col caldo torrido a Sacile torna l’incubo incendi. E’ stato un giovedì nero, anche per i vigili del fuoco: una decina era concentrata in città con due mezzi che, in contemporanea, hanno circoscritto di getti d’acqua i due roghi.
Fiamme in via Romagna. A prendere fuoco, dopo le 12, è stata un’utilitaria Fiat, parcheggiata da poco nel garage della villetta della famiglia Gava-Meneghin. Le fiamme si sono levate forse per cause meccaniche (un corto circuito, un gap tecnico, una fuoriuscita di combustibile sono tra le ipotesi) dall’utilitaria e si sono levale alte, fino al soffitto del garage. Il rogo ha ridotto a uno scheletro anche il furgone parcheggiato nella parte interna dell’autorimessa e tutto il locale.
La procedura attuata dai pompieri ha consentito di mettere in sicurezza l’abitazione. Coordinati dall’architetto Stefano Zanut e dal caposquadra Giandomenico Chiarotto, sono intervenuti in tempo per scongiurare il peggio. Le fiamme hanno aggredito anche i tendaggi esterni della terrazza d’ingresso della casa, dove la signora Pierina Meneghin è sola, con i figli in vacanza. Danni ingenti e in corso di quantificazione con le perizie tecniche e il sopralluogo dei carabinieri. In contemporanea, intorno alle 13, il secondo incendio ha alzato una nube di fumo nelle campagne di via Geromina.
Incendio in via Geromina. A circa mezzo chilometro, sterpaglie e rovi a fuoco nel podere di Maurizio Bozzetto. Al civico 31 nella zona industriale, l’incendio è divampato nella pausa pranzo. «Alle 12 sono passato e tutto era normale – ha testimoniato Pietro Polese, che ha campi non lontani dal rogo –. Ho visto le fiamme divampare alle 13. Per fortuna, il raccolto del frumento è al sicuro».
Circa sei ettari a fuoco e le fiamme hanno lambito la proprietà di Arcangelo e Paolo Lollo, che hanno dato l’allarme. «Abbiamo temuto il peggio per il campo di mais e la vigna – era scossa Roberta Fiorot –. I pompieri sono intervenuti in tempo». Hanno fermato il fronte del fuoco, spento dopo alcune ore, lungo oltre un chilometro. Sul posto del secondo rogo sono giunti polizia municipale e carabinieri, che hanno effettuato i primi rilievi. Cause in corso di accertamento, ma i residenti non escludono il dolo. «Qui il fuoco non si è mai visto – gli agricoltori della zona sono sotto tensione –. Non ci sono particolari danni, ma ci fa paura chi getta un mozzicone acceso. Non vorremmo si trattasse di un piromane».
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