Quattro fronti di fuoco in montagna
L’incendio più esteso è quello di Pala Floriane a Cimolais. Altri roghi ad Andreis, in Val Tramontina e a Clauzetto

CIMOLAIS. Prosegue l’emergenza incendi dal Maniaghese allo Spilimberghese, con nuovi fronti di fuoco. A quelli della Val Cimoliana e della Val d’Arzino si sono aggiunti i roghi divampati sul monte Corta, ad Andreis, e in Canal di Cuna, a Tramonti di Sotto. Anche ieri volontari, vigili del fuoco e forestali hanno lavorato senza sosta per domare le fiamme, con l’ausilio di mezzi aerei della Protezione civile. L’emergenza può dirsi conclusa soltanto per l’incendio che da sabato interessava la forcella Tamais, a Barcis, dove sono intervenuti un elicottero e una task force di forestali e volontari.
A mettere a dura prova i volontari e il personale antincendio è, invece, il fronte di fiamme che interessa Pala Floriane, a Cimolais: il rogo divampato nella serata di venerdì era stato considerato spento alle 8.50 di sabato, grazie anche alla pioggia caduta nella notte, ma nella stessa giornata, col vento e l’innalzamento delle temperature, il fuoco aveva ripreso vigore. Ieri, la situazione si è aggravata: le fiamme hanno cominciato sin dal mattino a prendere vigore in maniera preoccupante. Da qui la decisione di impiegare due mezzi aerei: un elicottero regionale e un Canadair.
Un nuovo allarme fiamme è stato lanciato ieri in Val Tramontina: un incendio di modeste dimensioni è divampato in Canal di Cuna. Anche qui è intervenuto l’elicottero della Protezione civile regionale. I volontari di Tramonti di Sotto si sono occupati dell’allestimento del vascone per il rifornimento idrico del mezzo, in località Piè di Spineit. Al lavoro anche una squadra di terra.
Un elicottero e un Canadair sono intervenuti pure sul monte Corta, ad Andreis, dove la situazione è risultata però più facile da gestire. Sul monte Gran Pala, nella zona di Clauzetto-Verzegnis, invece, l’incendio che si è sviluppato sabato sulla cresta del rilievo ieri ha richiesto l’intervento soltanto dell’elicottero regionale, a differenza del giorno precedente. I volontari, comunque, sono riusciti a contenere le fiamme e la situazione sembrava sotto controllo. I vari fronti di fuoco risultano difficili da domare a causa soprattutto delle temperature elevate e del conseguente riscaldamento del suolo.
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