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I sedili dei treni europei sono firmati dal Sello di Udine

Quattro classi del liceo artistico coinvolte in un progetto innovativo. L’azienda Fisa di Osoppo, leader del settore, realizzerà il prodotto

2 minuti di lettura

UDINE. C’è chi ha puntato sulla fantasia, chi invece ha fatto un ragionamento più “tecnico”. Chi ancora ha pensato alla durata del prodotto.

Tutti però si sono messi in gioco, impegnandosi al massimo in un progetto innovativo e geniale allo stesso tempo: unire la freschezza delle menti degli studenti del liceo artistico Sello alla grande capacità industriale di un’azienda come la Fisa di Osoppo, realtà leader nel campo della fabbricazione di sedili autoferroviari che in questi ultimi anni si è assicurata contratti di fornitura con le principali società ferroviarie europee. Il prodotto finale, ovvero il sedile “perfetto” (o quasi) ancora non c’è. Ma l’obiettivo è proprio quello.

Entro marzo i tecnici della Fisa sceglieranno la proposta migliore elaborata dai ragazzi. Poi si passerà alla fase di progettazione industriale e di produzione. Quindi il sedile nella sua forma finale sarà anche esposto a Innotrans, la Fiera internazionale dei Trasporti che si terrà a berlino dal 23 al 26 settembre.

E proprio nell’ambito di questa ricerca-concorso di idee, ieri pomeriggio nella sede scolastica di via Gorizia si è svolto un nuovo incontro tra gli alunni delle classi 3D, 4D, 5C del corso di Design Industriale e 4C del corso di Design della Moda e i rappresentanti della Fisa.

Questa volta non c’era l’imprenditore Stefano De Simon (che ha fortemente voluto questa collaborazione coi ragazzi del Sello), ma uno dei suoi collaboratori, Luca Giantin, export sales.

Così dopo la fase di lancio del progetto e la visita in azienda dei mesi scorsi, ieri per la prima volta i ragazzi hanno iniziato a proporre progetti concreti, tra bozzetti industriali e sedute “allestite”. Il tutto tra tessuti disegnati, disegni, stoffe intrecciate dai giovani e soluzioni ergonomiche rivedute e corrette.

Gli allievi del Sello, seguiti in questo progetto anche dai docenti Tiziana Infanti, Nadia Ceccotti e Dino Del Zotto hanno illustrato il perchè e il per come dei loro progetti. Mentre Luca Giantin della Fisa, commentando le diverse proposte, ha spiegato i pro e i contro delle diverse soluzioni.

Il progetto che diventerà poi realtà e che è destinato a riempire i vagoni ferroviari di molte linee di collegamento dei principali paesi europei deve infatti rispondere a precise caratteristiche. Il design è ovviamente fondamentale: moderno, accattivante, che rispetti le esigenze del viaggiatore moderno, con una tappezzeria con colori importanti, ma non accecanti. Fondamentale poi anche il tipo di tessuto che sarà utilizzato: resistente, adatto a tutti i climi, versatile e di facile manutenzione.

Così ieri l’analisi delle prime proposte è andata ben oltre alla valutazione semplicemente estetica. Anche se il colpo d’occhio nell’aula-laboratorio era davvero notevole.

Sedili con uno stile quasi regale, altri con una tappezzeria dall’effetto praticamente tridimensionale, e ancora ricami, particolari a rilievo e tessuti classici rivisitati. Ovunque tanto colore e un amore per il dettaglio e la particolarità degni quasi di una lavoro ben più “maturo”.

Qualsiasi sia il sedile prescelto, alla fine sarà comunque un successo per tutti i ragazzi che stanno partecipando al progetto. Anche perchè non è detto che alla fine l’azienda di Osoppo non opti magari per una “contaminazione” tra le diverse proposte, in una sintesi sempre comunque realizzata dai ragazzi.

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