Gronda est, «voltafaccia della sinistra»
Il sindaco Ceraolo sottolinea come prima fosse favorevole alla sua realizzazione e adesso invece si sia schierata contro

SACILE. «La Gronda est è l’ennesima prova dell’inaffidabilità della sinistra al governo di Sacile». Duello elettorale sulla strada da costruire a est della città che costa 3,5 milioni di euro: il sindaco Roberto Ceraolo boccia il centrosinistra che non la vuole. Sarà un lapsus, ma il primo cittadino punta il dito contro la “sinistra” e dimentica l’anima “centrista” della coalizione avversaria. Fantasmi vetero-comunisti aleggiano sulla Gronda? La strada dovrebbe unire Pontebbana e quartiere sud bypassando Paisa e ferrovia: di fatto divide teste e partiti.
«La strada è un progetto ipotizzato da decenni per connettere i territori a est, divisi dalla ferrovia – Ceraolo ricostruisce il caso Gronda –. E’ stata inserita nel piano regolatore dall’ex amministrazione Cappuzzo (variante 54 con Gilberto Tomasella vicesindaco e assessore all’urbanistica). Nel 2008, con la Regione governata da Riccardo Illy e con Lodovico Sonego (Pd) assessore alla viabilità, venne ipotizzato il finanziamento: 5 milioni di euro». Progetto in stand-by con l’ex giunta Tondo, ma le cose cambiano. «Durante il nostro governo a Sacile, ritenendo il progetto della Gronda condivisibile – Cerolo vuole esprimere l’interesse dell’intera comunità e non di una parte politica –, ci siamo impegnati per ottenerne il finanziamento. Aiutati dalla Provincia che ha commissionato il progetto preliminare e contenuti i costi in 3,5 milioni di euro, siamo giunti al finanziamento della Regione. I soldi sono nella disponibilità di Fvg strade, che è stata incaricata della realizzazione dell’opera».
Mesi fa, il Pd sacilese aveva presentato una mozione in consiglio comunale, approvata all’unanimità, per chiedere alla Regione i finanziamenti utili a risolvere i problemi di traffico pesante a Ronche. «Nell’occasione espresse soddisfazione per il finanziamento della Gronda – il sindaco non dimentica –. Ma il Pd, per voce del candidato sindaco della coalizione Franco Basso, ora ha manifestato contrarietà alla realizzazione dell’opera». Ceraolo tira la conclusione. «Con questa logica e senza avere nessuna considerazione dell’importanza di dare continuità amministrativa all’azione del Comune – valuta il sindaco – non si va da nessuna parte. Si resta nel pantano delle indecisioni: quelle che hanno paralizzato l’Italia. Ai sacilesi ricordo che 3,5 milioni di euro non possono essere spesi per altre opere, magari più necessarie, come per esempio la scuola primaria di Sant’Odorico». La ragione è quella amministrativa. «I soldi sono in carico a Fvg strade che, se non realizzerà la Gronda est, li spenderà altrove – conclude Ceraolo –. Le nostre idee per il futuro di Sacile sono in mostra nella loggia comunale».
Chiara Benotti
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