Furti alla Nautica. «Vogliamo le ronde»
Ripetuti raid dei ladri da venerdì a ieri. I soci chiedono di presidiare la zona e sollecitano un incontro con il sindaco

CERVIGNANO. Ancora furti nelle nautiche della Bassa. Dopo l’Asnat di Terzo e la Nautisette di Aquileia, ora tocca alla Nautica di Cervignano. Nelle notti tra venerdì e ieri, i soliti ignoti hanno messo a segno altri quattro furti. E una barca è stata lasciata alla deriva e poi ritrovata lungo il fiume Ausa.
Il direttivo del sodalizio cervignanese lancia l’allarme e alcuni soci minacciano di organizzare ronde notturne per presidiare la zona. La Nautica, intanto, chiede un incontro con il sindaco Savino, che, a sua volta, propone un tavolo di confronto con le darsene del territorio e i sindaci dei Comuni vicini. «Purtroppo - spiega il presidente, Alessandro Florit -, la situazione è preoccupante, così come nelle altre darsene. Abbiamo le telecamere e cerchiamo di controllare la zona, di più non possiamo fare. Nell’ultimo anno la situazione si è aggravatam tra furti di motori, furti di benzina e ora anche barche lasciate alla deriva. I nostri soci sono preoccupati, qualcuno parla di ronde, ma non è la soluzione giusta. Terremo gli occhi aperti, però è necessario creare una rete tra cittadini e forze dell’ordine. Se qualcuno vede qualcosa di strano, deve immediatamente informare chi di dovere. I controlli ci sono, ma è impossibile monitorare l’intero territorio». Il segretario, Giuseppe Iannucello, aggiunge: «La situazione è grave. Ci sono stati due furti tra venerdì e sabato, un terzo tra sabato e domenica e uno tra domenica e ieri. Hanno rubato benzina, un attacco per ecoscandaglio e hanno tagliato le cime di due barche. Siamo a dir poco preoccupati. Parleremo con il sindaco per cercare di risolvere questa situazione. Non si può più andare avanti così».
Alessandro Tripiciano, del direttivo: «La barca lasciata alla deriva poteva arrivare, trasportata dalla corrente, fino a San Giorgio - assicura -. Alcuni soci, comprensibilmente preoccupati, hanno proposto le ronde, ma non è la soluzione migliore. Prima, i ladri prendevano di mira solo le barche con i motori nuovi, mentre ora tutte le imbarcazioni, anche quelle più vecchie, sono a rischio. Rubano perfino gli strumenti e le dotazioni di bordo. Sabato notte - come detto - una barca è stata lasciata alla deriva e l’abbiamo ritrovata, incagliata, lungo l’Ausa. È molto pericoloso: può subire danni pesanti e causarne agli altri. Secondo me, dopo le 20, ci vorrebbero più controlli. Girano persone poco raccomandabili».
Il sindaco risponde: «Ho parlato domenica di questo problema con il presidente Florit. È evidente che la criminalità organizzata punta sul traffico dei motori nautici. È unb problema diffuso. Bisogna stroncare questo traffico alla radice più che aumentare i controlli. Si potrebbe fare un incontro con i sindaci dei Comuni interessati, per esempio Aquileia, Terzo, Grado, Marano, San Giorgio e altri, e con i responsabili delle varie darsene per studiare una strategia di difesa».
Elisa Michellut
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