Forni di Sopra s’infuria sulla necropoli cementata
Il Comune prende le distanze e avvia un provvedimento contro gli esecutori dell’opera

FORNI DI SOPRA. Getto di cemento sulla necropoli longobarda di Andrazza: il Comune prende le distanze e avvia un provvedimento contro gli esecutori dell’opera. Diverse amministrazioni, fa sapere il sindaco Fabio Colombo, si sono interessate al sito nell’intento di scoprire la storia del paese, attivando operazioni di ricerche archeologiche pagate dalle stesse casse comunali. «I recenti fatti avvenuti nella necropoli longobarda di Andrazza non possono che lasciare sconcertata l’amministrazione comunale: un atto di inciviltà e di disprezzo per il patrimonio storico e culturale della comunità».
Colombo spiega che una domanda, da parte di un privato, per edificare sul sito è giunta agli uffici comunali lo scorso 23 aprile, ma «senza attendere il rilascio di alcun titolo abilitativo da parte del Comune, è stato dato il via ai lavori». Gli studi finora condotti non hanno ancora permesso di delimitare il perimetro esatto delle necropoli «Comune e Soprintendenza non possono quindi con certezza andare a vincolare un’area dai limiti definiti, perché estenderne troppo i confini (al di là di quelli del sito vero e proprio) significherebbe andare a limitare oltre il consentito la possibilità di utilizzo da parte dei proprietari».
In ogni caso, dichiara il sindaco «qualsiasi intervento nell’area, anche se la stessa non risulta ancora formalmente delimitata, deve essere sottoposta al vaglio della Soprintendenza, che non necessariamente si traduce in un diniego assoluto, valutando caso per caso, situazione per situazione, la compatibilità realizzativa dell’intervento privato con la tutela del sito, indipendentemente dall’apposizione di vincoli formali».
Il Comune spera che almeno «la poca sensibilità e la fretta non abbiano danneggiato irreparabilmente una testimonianza preziosa del nostro passato».
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