Marchiol: per ora niente bilinguismo nelle nostre scuole
LUSEVERA. «Non ho mai detto che i genitori dei bambini di Tarcento che frequentano le scuole di Vedronza siano degli “extracomunitari”, naturalmente non lo penso e mi sento di escludere...

LUSEVERA. «Non ho mai detto che i genitori dei bambini di Tarcento che frequentano le scuole di Vedronza siano degli “extracomunitari”, naturalmente non lo penso e mi sento di escludere categoricamente che questo termine sia mai stato usato in riunioni pubbliche, come in occasioni private, da componenti della mia maggioranza»: così il sindaco di Lusevera, Guido Marchiol, il quale vuol chiarire che questo tipo di espressioni non fanno parte del suo modo di vedere le cose nè di quello della sua giunta.
«Altra cosa - aggiunge - è che su come dev’essere fatta la scuola di Lusevera decidano i genitori di Lusevera. Ciò non vuol dire che i genitori di Tarcento siano “extracomunitari” e ribadisco che non l’ho mai detto nè pensato. Circa le iscrizioni già effettuate, nell’anno 2014 - 2015 nelle scuole primaria e d’infanzia di Lusevera non cambierà nulla a livello di insegnamento, quindi tutti i genitori che hanno iscritto i bambini a Vedronza possono stare sereni. Nel prossimo anno le nostre scuole non saranno inserite in alcun progetto di sperimentazione bilingue, com’è stato richiesto da una parte dei genitori. Tutto ciò concerne la volontà del Comune, l’ultima parola, ovviamente, l’avranno le istituzioni regionali che valuteranno anche sulla rispondenza del numero degli alunni al piano di dimensionamento scolastico».
Il Comune di Lusevera rimarca poi che «anche quest’anno le scuole del plesso di Vedronza garantiranno i consueti, elevati standard di insegnamento e saranno finanziati dal Comune i corsi di nuoto e di sci, molto apprezzati negli anni scorsi e che contribuiscono all’eccellenza dell’offerta formativa di Lusevera».
Barbara Cimbaro
I commenti dei lettori