Colpito da un tronco, periti in aula
Davanti al giudice i due indagati per la morte del bancario Carlo Pozzi a Vedronza
LUSEVERA. Periti a confronto ieri davanti al giudice per le udienze preliminari del tribunale di Udine Daniele Barnaba Faleschini in relazione all’infortunio nel quale l’11 agosto dello scorso anno, ha perso la vita Carlo Pozzi, il bancario di 42 anni colpito alla testa da un ceppo mentre tagliava la legna nella propria abitazione.
Per quel decesso risultano indagati Massimo Dolso 37 anni di Lusevera, proprietario dei macchinari che Carlo Pozzi stava utilizzando, difeso dall’avvocato Giovanni Stellato, e Renzo Modonutto 76 anni di Cividale, amico della vittima che stava lavorando accanto a lui e che è rimasto a sua volta infortunato nella circostanza, difeso dall’avvocato Guglielmo Pelizzo. Entrambi sono indagati per omicidio colposo
Ieri nel corso di una lunga udienza è stata sentita la moglie di Dolso che ha spiegato come il marito fosse solito utilizzare la legna con la trivella che aveva prestato al vicino di casa. Poi la parola è passata ai periti: Rino Gubiani, professore associato in meccanizzazione agroforestale e Sirio Rossano Secondo Cividino, professore a contratto di Ergotecnica in Agricoltura ambedue docenti al Dipartimento di Scienze agrarie e ambientali dell’Università di Udine.
Stando alle conclusioni del loro studio, la macchina non era conforme alle norme e, al momento dell’incidente, non era attivo alcun elemento di sicurezza e di gestione di un’eventuale emergenza. Le modifiche apportate alle staffe della macchina che Dolso ha ceduto a Pozzi non avrebbero avuto un ruolo attivo sull’infortunio, lo avrebbero avuto sulla fase successiva di sgancio dell’attrezzatura. La macchina comunque non era agganciata correttamente. Nel frattempo i familiari, assistiti dall’avvocato Gianfranco Comelli, si sono costituiti parte civile nel confronti di Dolso. La prossima udienza è stata fissata per il 21 novembre. (a.c.)
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