Cultura, spuntano i super-esperti
Previsti nel maxi-emendamento alla legge. La Regione anticipa i contributi Fus ai teatri

UDINE. Una commissione di super-esperti che affiancherà la giunta e il Consiglio nella stesura del documento programmatico triennale per la Cultura. È una delle novità inserite nel maxi-emendamento alla legge di settore, legge che a fine mese passerà al vaglio del Consiglio.
I contenuti del maxi-emendamento – che nasce dalle richieste dei 54 tra enti, associazioni e istituzioni che sono state ascoltate in Commissione consiliare – sono stati discussi ieri durante una riunione tra centrosinistra e centrodestra, perché la nuova norma è stata disegnata dall’assessore Gianni Torrenti (Pd) riprendendo passaggi della proposta dell’ex assessore Elio De Anna (Fi).
La nuova commissione sarà formata da 13 persone, dall’assessore e dai due direttori centrali, da un esperto indicato dall’Agis e da nove tecnici votati dal Consiglio regionale. Gli esperti saranno espressione di tutti i settori dal Cinema – che aveva già la propria commissione – al teatro, dalla danza alla musica fino ai musei.
L’Osservatorio per la Cultura avrà il compito di monitorare i dati, mentre l’elaborazione spetterà alla commissione. Non solo. Gli esperti che siederanno nel nuovo gruppo, poi, saranno anche coinvolti nella valutazione dei bandi attraverso i quali assegnare i contributi, a seconda del settore.
«E prestando attenzione – assicura Torrenti – alle incompatibilità. Una scelta che abbiamo fatto per evitare la pletora di commissari». Non solo. Prima della stesura del documento programmatico triennale sarà organizzata una sorta di maxi-conferenza con tutti i soggetti che vorranno contribuire al documento. Che, quindi, prenderà forma dalla Commissione di esperti, passerà al vaglio della giunta, poi della commissione consiliare e infine di nuovo in giunta.
Come nella vecchia legge, invece, la Regione anticiperà a tutti i teatri i fondi del Fus – Fondo unico per lo spettacolo –, ad alcuni il 100%, almeno per gli importi minori, ad altri, come il Verdi di Trieste, il 50%, cioè 5 milioni, visto l’entità della somma. «Tutti gli affinamenti che faremo con il maxi-emendamento – commenta Torrenti – sono necessari per migliorare la legge».(a.bu.)
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