La Regione non paga, chiuse le carrozze dei treni dal confine con Il Veneto
Sulla Trieste-Venezia passeggeri fatti sloggiare all’arrivo in Friuli. L’assessore Santoro: misura per contenere i costi
UDINE. Tutti in piedi: si entra in Friuli Venezia Giulia. Da lunedì la Regione ha tagliato i fondi per due carrozze sulla tratta Venezia-Trieste (sia per i convogli che transitano attraverso Portogruaro, sia per quelli che passano da Udine).
Nell’arco delle 24 ore in tutto sono 18 corse. Dal 21 luglio i viaggiatori che vanno verso Venezia trovano le carrozze chiuse nonostante, come è avvenuto ieri mattina, tutti i posti siano occupati nelle altre; al ritorno chi siede nelle carrozze “incriminate” viene invitato ad alzarsi alla fermata precedente all’ingresso in Friuli (Portogruaro sulla Venezia-Trieste) per spostarsi in un altro vagone.
Treni cadenzati: disagi e caos
Si tratta di un caso unico in Italia e i pendolari, esasperati, sono pronti a chiedere un incontro all’assessore Mariagrazia Santoro.
«Nessun servizio - spiega quest’ultima - viene meno per i cittadini del Friuli Venezia Giulia dalla chiusura di due carrozze su alcuni treni in circolazione tra la nostra regione e il Veneto. Stiamo garantendo l’utilizzo delle risorse regionali per i livelli di servizi richiesti a Trenitalia».
L’assessore lunedì ha inviato una comunicazione ai pendolari per informarli delle modalità con cui alcuni treni che svolgono il cosiddetto servizio condiviso con il Veneto circoleranno in territorio regionale.
«Abbiamo richiesto a Trenitalia di garantire in regione una composizione a sei carrozze, comunque superiore a quanto concretamente realizzato in molti casi in passato – precisa Santoro –. Questo per mantenere i livelli di costo del servizio pattuito. Servizio che garantisce il soddisfacimento delle necessità, in termini di posti a sedere, dei viaggiatori presenti su tali treni in Fvg».
[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) Gli otto treni pendolari in servizio a settembre]]
Quindi, i treni per esigenze di organizzazione di Trenitalia potranno circolare con composizioni superiori, ma in territorio regionale le carrozze eccedenti le sei – specificatamente individuate e segnalate – saranno chiuse.
«Abbiamo chiesto a Trenitalia – aggiunge Santoro - un’adeguata informazione ai passeggeri e una particolare attenzione nell’individuazione delle carrozze che saranno chiuse in territorio regionale, in modo da non arrecare disagi ai viaggiatori e pendolari». Intanto però da Trenitalia puntano il dito contro la scelta della Regione: «I viaggiatori pendolari se ne faranno una ragione, ma un turista certo non potrà dirsi soddisfatto del servizio. Questo è un unicum a livello nazionale», dicono gli addetti ai lavori.
La soluzione quindi è rappresentata dai cartelli informativi. Come detto la Regione punta al contenimento dei costi, ma da Ferrovie assicurano che i cosiddetti “cataloghi” (le singole voci del contratto di servizio) non sono ritoccati da anni.
Lunedì, oltre alla sorpresa delle carrozze off limits, sono stati diversi i ritardi che hanno convinto i pendolari a prendere in mano carta e penna e scrivere all’assessore Santoro.
«Il sistema ormai è al collasso con mezzi rotabili vetusti non più in grado di offrire un servizio secondo i parametri contrattuali e una rete infrastrutturale fragilissima, soggetta giornalmente a guasti che mettono in tilt la circolazione. Prendete provvedimenti», invocano. Intanto, però, alcune carrozze sono sbarrate per i friulani.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
I commenti dei lettori