Commercialista precipita con l’auto e muore sul Crostis
La vittima è Andrea Avon, 50 anni, noto professionista di San Daniele. Aveva chiamato la moglie per avvisarla che tardava a causa della neve, poi non ha più dato notizia di sè. Stamani la tragica scoperta

SAN DANIELE. Scivola con l’auto sulla strada innevata, non controlla più la vettura e finisce nel burrone per centinaia di metri, trovando la morte. Questa è la più probabile delle cause della scomparsa di Andrea Avon, fiscalista di San Daniele, 50 anni, precipitato con l’auto, un vecchio modello di Volkswagen Polo, nell’area del Crostis mercoledì sera. Non si esclude tuttavia anche un malore: saranno le analisi post mortem, quindi, a spiegare la dinamica dell’incidente.
L’uomo si era recato nel gruppo del Crostis nella giornata di mercoledì, caratterizzata dal sole e dal vento sostenuto dopo una notte di bufera che aveva fatto scendere un manto di 7-8 centimetri di neve in quota.
Secondo una prima ricostruzione, Avon avrebbe effettuato una escursione a piedi sulla Panoramica delle Vette. Esattamente, si trovava nella zona del monte Val Secca quando è avvenuta la tragedia, quindi era salito dal versante di Ravascletto.
«Dopo aver lasciato la sua vettura a metà salita – ha spiegato il sindaco di Ravascletto, Ermes De Crignis, che ha partecipato questa mattina ai soccorsi recandosi sul posto – Avon si è recato in quota. Verso sera, al rientro, deve aver notato di aver perso, durante la gita, una felpa». Intenzionato a riprenderla, ha chiamato al cellulare la moglie, Antonella Fantina, rimasta a casa, spiegandole che avrebbe ritardato nel rientro. Per accelerare i tempi, erano ormai le 17.30 e il buio si era impadronito del territorio, Avon ha deciso di risalire la Panoramica con l’automobile.
«La strada – prosegue il sindaco – è vietata alla circolazione automobilistica a causa degli smottamenti avvenuti lo scorso inverno e ai conseguenti lavori in corso che ci sono sulla tratta che attraversa il Crostis e la val Secca e arriva a Comeglians». Dopo aver recuperato il suo “pile”, l’uomo probabilmente ha effettuato una inversione di marcia e cercato di raggiungere il fondovalle. «Si trovava oltre quota 1.700 metri sul livello del mare, 500 metri più a valle di malga Val Secca – racconta ancora De Crignis – la zona era pure soggetta a nebbia e a nuvole basse, il freddo doveva essere pungente tanto che la neve si era trasformata in ghiaccio».
In un tratto non troppo pendente la macchina non ha tenuto la strada. Forse un colpo di freno, gli pneumatici non termici, non adatti a quel tipo di terreno o, non è da escludere, un malore dell’autista hanno fatto uscire di strada la Polo. Quel tratto di strada è senza barriere, poche centinaia di metri avrebbero potuto fare la differenza fra la vita e la morte. I primi 50 metri sono stati percorsi dall’auto a velocità ridotta: forse Avon ha cercato, senza riuscirvi, di uscire dall’automobile, poi la pendenza del declivio è aumentata.
L’auto ha preso velocità scivolando sul terreno ghiacciato, rotolando e capovolgendosi presumibilmente più volte, tanto da apparire praticamente irriconoscibile ai soccorritori che l’hanno individuata oltre 300 metri più a valle. Avon invece è stato ritrovato sul ciglio della carreggiata, su un tornante sottostante al punto di fuoriuscita dal sedime stradale. La moglie ha presentato denuncia di non rientro del marito ai carabinieri di San Daniele e questa mattina, verso le 5, i soccorritori hanno potuto iniziare le ricerche, dividendo le squadre già impegnate in altre luttuose ricerche. Sul posto, oltre ai carabinieri della zona, si sono recati anche i colleghi della stazione di San Daniele che avevano raccolto la denuncia della donna.
Risalita la strada del Crostis, i soccorritori hanno subito individuato il corpo dell’uomo nonostante fosse coperto da un sottile strato di neve. Se Avon fosse scivolato più a valle, il ritrovamento sarebbe stato, per lo stato del terreno e per le intemperie, ben più arduo. Una volta che un medico ha accertato il decesso del fiscalista, avvenuto presumibilmente sul colpo per i vari traumi riportati, la salma, dopo il nulla osta alla rimozione della stessa, è stata trasportata a valle sui mezzi di soccorso e composta nella camera mortuaria del cimitero del comune di Ravascletto in attesa dell’autorizzazione ai funerali. «Il maltempo – ha concluso il sindaco – ha impedito agli uomini che lavorano per la messa in sicurezza della strada di recarsi in quota, altrimenti il corpo dello sfortunato fiscalista sarebbe stato rinvenuto già di prima mattina»
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