Ira grillina contro la giunta: «Troppi soldi alla Chiesa»
Nella Finanziaria stanziati 3 milioni per contributi fino alla totalità della spesa. «Invece di sostenere il recupero di Palmanova, preferiscono gli edifici di culto»

UDINE. Ampliare il seminario diocesano, fare un po’ di manutenzione dell’istituto religioso, ridipingere le pareti degli uffici e delle abitazioni dei ministri del Signore, dare persino una sistematina alle “pertinenze” come le cantine, i garage e i posti auto, i piccoli magazzini e le soffitte.
La giunta Serracchiani, con l’ultima Finanziaria - è l’analisi un po’ ironica - ha pensato bene di non far mancare un bel regalo di Natale alle istituzioni religiose del Friuli Venezia Giulia che sotto l’albero hanno trovato tanti contributi “una tantum” per restaurare gli edifici di culto. Si parla di una cifra che, se confermata nella legge di assestamento, dovrebbe aggirarsi complessivamente sui tre milioni di euro.
«Sono riusciti a fare peggio dell’anno scorso - attacca la capogruppo del Movimento 5 stelle in Consiglio regionale, Eleonora Frattolin -. Invece di azzerare oppure rivedere questa cifra, destinandola magari ai siti turistici a rischio abbandono come quelli di Aquileia e Palmanova o ai tanti cittadini in grave difficoltà a causa della crisi, si è voluto allargare al massimo i cordoni della borsa a tutto vantaggio di cardinali, vescovi, arcivescovi, abati e priori. Oltre che per mettere in sesto anche le cosiddette “pertinenze” dei prelati, che di pregiato non possono avere nulla - insiste la consigliera regionale -, la giunta Serracchiani ha deciso, infatti, di concedere questi contributi sino al cento per cento della spesa ammissibile. Una generosità che non è riscontrabile in nessun’altra regione italiana dotata di misure analoghe».
«Ma i doni natalizi non finiscono qui - aggiunge ancora la portavoce pentastellata -. La spesa ammissibile comprende, infatti, oltre al costo delle opere e dei lavori, l’eventuale prezzo di acquisto dell’area necessaria e degli edifici preesistenti da demolire o da sistemare, nonché una quota, per spese tecniche generali e di collaudo. E infine, ciliegina sulla torta, le domande di concessione dei contributi dovranno essere presentate, esclusivamente per il tramite delle competenti autorità religiose, che decideranno in autonomia quali lavori andranno finanziati e quali no».
«Anche in questo caso - sottolinea la consigliera Frattolin - va detto che siamo proprio speciali visto che nessuna regione italiana si spinge al punto di far passare tutte le domande attraverso il vaglio, ci auguriamo tecnicamente e moralmente obiettivo, dell’autorità religiosa. Insomma giunta e maggioranza regionali - conclude la consigliera M5S rimarcando ancora la sua verve ironica - hanno approvato la Finanziaria più devota della storia».
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