L’esperto: sintomo psicologico non grave frutto di questa società dei consumi
«La cleptomania è un sintomo psicologico non particolarmente grave che si traduce in un bisogno patologico di rubare anche oggetti privi di valore o di cui non si ha bisogno. È assimilata a una...

«La cleptomania è un sintomo psicologico non particolarmente grave che si traduce in un bisogno patologico di rubare anche oggetti privi di valore o di cui non si ha bisogno. È assimilata a una dipendenza e, secondo gli studiosi, nella maggior parte dei casi risponde a una sensazione di vuoto interiore. Con un percorso di psicoterapia e senza farmaci si può tranquillamente venirne a capo». Parola del dottor Roberto Calvani, presidente regionale dell’Ordine degli psicologi. «Disagi di questo tipo sono anche il frutto della nostra società dei consumi e dei bravi pubblicitari che ci inducono, anche con messaggi subliminali, ad avere cose che in realtà non servono. D’altra parte - prosegue l’esperto -, tra le dipendenze, c’è pure lo shopping compulsivo, solo che questo è legale. Le donne e i giovani sono più colpiti da questa sorta di “bulimia delle cose” che può essere curata attraverso un percorso di rielaborazione dell’accaduto unito a un’analisi del vissuto individuale e dunque delle cause. I bisogni del singolo possono poi essere compensati diversamente, per esempio con lo sport. Nei casi come questo in cui c’è una certa consapevolezza del problema - conclude il dottor Calvani - il lavoro è ancora più semplice. (a.r.)
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