Electrolux, utile in flessione ma in Europa conti migliori
I risultati della trimestrale: in crescita il fatturato (più 13,5%) grazie al cambio favorevole Bene la divisione elettrodomestici Emea dopo la ristrutturazione delle fabbriche in Italia

PORDENONE. UDINE. Mercato europeo e cambio favorevole giovano ai conti di Electrolux. La multinazionale svedese dell’elettrodomestico, che in Italia ha quattro stabilimenti nel “bianco” e la divisione Professional (complessivamente 6 mila addetti) ha presentato ieri il report relativo al primo trimestre 2015. I dati salienti riguardano il fatturato, in crescita del 13,5 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con un salto a 29 miliardi di corone svedesi (erano 25,6 nel 2013) equivalenti a 3 miliardi e 96 milioni di euro contro i 2 miliardi 728 milioni dello scorso anno.
«L’incremento del fatturato - spiega il gruppo nella relazione - è il risultato di un forte andamento positivo dei tassi di cambio». Della percentuale di crescita, infatti, pari a +13,5 per centro, il fatturato organico segna -0,5 per cento, il +0,1 per cento deriva da acquisizioni e il 12,9 per cento da valuta.
Segnalato il «forte miglioramenti dell’utile operativo di Major appliances Emea, la divisione europea dell’elettrodomestico di cui fanno parte anche gli stabilimenti italiani di Porcia (lavatrici), Susegana (frigoriferi), Forlì (piani cottura e forni) e Solaro (lavastoviglie). Ancora per quel che concerne il contesto generale, Electrolux ricorda la contrazione degli utili relativi alla divisione nord americana del Gruppo «derivata dall’adeguamento della gamma di prodotto ai nuovi requisiti energetici - spiega Electrolux - e dall’avviamento (in ritardo rispetto ai tempi previsti) di una nuova attività produttiva.
In positivo sui conti della trimestrale, il buon andamento della divisione Professional prodotti e apparecchiature professionali con fabbrica e headquarter a Pordenone. Chiudendo con i conti, l’utile operativo del periodo è stato di 516 milioni di corone (54,95 milioni di euro) equivalente ad un margine dell’1,8 per cento 8contro il 2,9 del primo trimestre 2013). Il profitto è stato di 339 milioni di corone (36 milioni di euro).
Venendo ai mercati, in Europa la domanda complessiva di mercato per il settore degli elettrodomestici è aumentata dell’1 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Soprattutto in ripresa è l’Europa occidentale, cresciuta del 4 per cento, mentre l’Europa orientale è diminuita del 10%. Nell’Europa occidentale la domanda è aumentata nella maggior parte delle regioni, con una crescita particolarmente forte nel Regno Unito, in Germania, in Spagna e nei paesi del Benelux.
La Scandinavia, la Svizzera e Italia hanno registrato dei miglioramenti, mentre in Francia la domanda è rimasta invariata. La domanda complessiva in Europa orientale è stata influenzata negativamente da una brusca contrazione in Russia mentre la domanda di mercato nelle altre regioni è migliorata. Le attività di Electrolux in Europa hanno registrato una crescita del fatturato organico del 3 per cento, principalmente come risultato di un miglioramento del mix di prodotto, che ha più che controbilanciato la continua pressione sui prezzi. Bene le vendite di prodotti di marchi premium, di prodotti da incasso per cucina e di prodotti per il lavaggio segnalate in aumento.
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