Oltre 200 no alla lapide in cimitero per i friulani rimasti fedeli al Kaiser
Scontro a Cervignano col Comune. Prosegue la raccolta di firme Il Comitato d’onore: altrimenti andremo a Fiumicello o ad Aiello

CERVIGNANO. È scontro tra l’amministrazione cervignanese e il comitato d’onore per il soldato austro-friulano. Scatta la raccolta firme nella Bassa. L’altorilievo per ricordare i soldati austro-friulani che hanno combattuto durante la Prima guerra mondiale, donato al Comune di Cervignano dall’artista Franco Sclauzero, torna a far parlare di sé. La scelta dell’amministrazione di collocare l’opera all’interno del cimitero comunale di via Aquileia non piace all’artista e non piace al comitato d’onore, di cui fanno parte Giampaolo Chendi, Paolo Petiziol per Mitteleuropa, Franco Stacul per “Amici della Schwarze Kreuz austriaca”, Ferruccio Tassin per “Terre sul Confine”, Gianluca Comar per “Natiso cvm Turro”, Marco Benes del bar “Vecchia Vienna” e gli storici Panzera, Milocco, Todero, Perini e Grinami. Le posizioni sono inconciliabili. Il comitato non ne vuole sapere di fare marcia indietro. Dice no al monumento in cimitero. È partita la raccolta di firme. Sono oltre duecento, per il momento. «Tramite questa petizione – spiega Marco Benes – chiediamo al sindaco di Cervignano di trovare un luogo idoneo alla posa di una scultura che rappresenta un soldato austro-friulano. Ci sarà uno spazio in tutta la cittadina? Il manufatto, in pietra di Aurisina, è opera del noto scultore Franco Sclauzero, che desidera donarla alla città di Cervignano in occasione del centenario della Grande guerra. L’iniziativa non ha nulla di politico. Vogliamo soltanto ricordare i soldati che hanno vestito la divisa asburgica, fedeli al loro imperatore. Quel monumento non deve essere nascosto in cimitero».
Ieri, le firme sono state raccolte anche a Fiumicello, in piazza. I rappresentanti del comitato fanno sapere che, in questi giorni, sarà possibile firmare anche ad Aquileia e a Terzo. A Villa Vicentina la petizione è disponibile alla trattoria “Alla Briciola”. A Cervignano, invece, al bar “Vecchia Vienna” di piazza Indipendenza. «La gente chiede che l’opera venga collocata in un posto visibile – aggiunge Giampaolo Chendi -. Anche gli storici della Bassa friulana hanno preso posizione, sono dalla parte del comitato. Sembra di andare a chiedere la carità per un nostro diritto. È veramente assurdo. Siamo molto amareggiati. Siamo stati quattrocento anni sotto l’impero asburgico, non si può cancellare la storia». Marco Benes lancia un ultimatum. «Consegneremo le firme al sindaco di Cervignano. È l’ultimo passo che facciamo in questa direzione – avverte -. Se, in tempi brevi, il sindaco non dovesse cambiare idea ci rivolgeremo ai Comuni di Fiumicello o Aiello, dove sono pronti ad accoglierci».
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