Altri 33 clandestini: arrestati due passeur
Continuano gli ingressi. Il sindaco di Tarvisio al prefetto: risolvere il problema minori

TARVISIO. Due passeur arrestati e 33 clandestini rintracciati dalle forze dell’ordine al valico confinario di Tarvisio: questo il bollettino di ieri. I traffici di clandestini proseguono a pieno ritmo e nel contempo si acuisce il problema dell’intasamento dei centri di accoglienza per minori, tant’è che fino a ieri sera non vi erano posti disponibili per quelli ritrovati in Valcanale.
All’alba, al valico autostradale di Coccau, i carabinieri hanno imposto l’alt a una monovolume con targa ungherese che stava trasportando 10 clandestini di nazionalità afghana e pakistana, fra cui alcuni minori. Ai polsi del conducente sono quindi scattate le manette. Si tratta di Muhammad Shahazad, un pakistano di 35 anni residente a Brescia e pregiudicato che, incarcerato a Udine, ora è accusato di favoreggiamento aggravato di immigrazione clandestina. I clandestini (denunciati per ingresso irregolare) sono stati sottoposti, nella sede del comando della Compagnia, a screening sanitario.
Gran lavoro anche per gli agenti della Polizia di frontiera che, ieri pomeriggio, hanno fermato, sempre nel Tarvisiano, un furgone con targa slovacca con a bordo 23 clandestini afghani e pakistani e anche fra loro c’erano diversi minori. È stato arrestato il passeur slovacco. Di più, essendo in corso accertamenti, non è stato possibile sapere. Porte chiuse, dunque, dei centri abilitati all’accoglienza dei minori ormai intasati.
«Uno l’abbiamo ricoverato in ospedale per un controllo - precisa l’assessore Nadia Campana che ha cercato invano una struttura per i minori -; ma fra tre giorni bisognerà trovargli la sistemazione». E, in serata, persistendo le difficoltà per la sistemazione dei minori, il sindaco Renato Carlantoni, ha scritto al prefetto per informarlo della situazione in cui si trovano alcuni minori alla caserma dei carabinieri e altri nella sede della Polizia di frontiera a Boscoverde. Segnalato anche il ricovero in pediatria, a Tolmezzo, di un minore di presunti 16/17 anni. Il sindaco chiede al prefetto di trovare una soluzione adeguata per questi casi. (g.m.)
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