Premoselli e Beltrame: restiamo per senso di responsabilità
TARCENTO. «Siamo rimasti in consiglio comunale per senso di responsabilità, non potevamo lasciare la città senza un bilancio e con la prospettiva di un lungo commissariamento che avrebbe fermato fino...

TARCENTO. «Siamo rimasti in consiglio comunale per senso di responsabilità, non potevamo lasciare la città senza un bilancio e con la prospettiva di un lungo commissariamento che avrebbe fermato fino a maggio 2016 tutte le opere pubbliche, comprese quelle per un milione di euro sulle frane». È questo uno dei pensieri clou della nota dei consiglieri Andrea Premoselli e Roberto Beltrame, diramata all’indomani delle dichiarazioni del sindaco Celio Cossa in merito al “terremoto” Petri.
«Noi siamo e resteremo sempre in un’area politica definita, ma il bene del paese è tutt’altra cosa. E non dimentichiamoci che restare senza un sindaco che partecipi alle frequenti assemblee in atto per le Uti, per esempio, sarebbe per Tarcento un disastro».
I due consiglieri hanno manifestato anche tutte le loro riserve sull’operato dell’ex assessore Petri: «Finalmente Tarcento si libera di un assessore pasticcione, arrogante e inconcludente, le cui delibere in consiglio sono state spesso ritirate dalla sua stessa maggioranza perché incomplete e che ora lascia la carica con motivazioni inconsistenti. L’accusa, infatti, del costo degli impianti sportivi è solo un pretesto per non votare il bilancio. Sono molti i servizi per cui il Comune spende molto più di quello che incassa, ma questo non vuol dire che siano sbagliati, da togliere o da far pagare alle famiglie. Questo suo populismo nasconde però quello che, per noi, è il vero motivo per cui Petri e il suo gruppo non ha votato il bilancio: lui ha portato al primo punto dell’ordine del giorno del consiglio una delibera che avrebbe consentito di far partire l’iter per una variante urbanistica generale da approvare a ridosso delle elezioni del prossimo anno. Delibera ritirata anche grazie al nostro voto. Perché questo punto era previsto persino prima del bilancio? Era forse il modo per cercare di tenere sotto scacco la maggioranza? Riteniamo, a questo punto, che vada fatta un’attenta analisi sull’operato dell’ex assessore».
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