Il calcio friulano piange Barbana bomber in serie B e allenatore
Aveva 65 anni. A 14 lasciò Terzo d’Aquileia per andare a Bologna, dove vinse il torneo di Viareggio Giocò a La Spezia, Pistoia, Chiavari, Grosseto, Palermo e Pisa. Il gol a Tacconi. Domani l’ultimo saluto

TERZO D’AQUILEIA. Il calcio regionale, in particolare quello della Bassa friulana, piange uno dei suoi figli più illustri.
Se n’è andato Giorgio Barbana, stroncato dal male che l’ha aggredito 5 mesi fa privando la moglie Ivana, i figli Luigi ed Elisabetta, e gli adorati nipoti Giacomo, 13 anni, Riccardo, 9 (già calciatori nell'Udinese), e Matilde, 4, di un marito, di un padre e di un nonno esemplare. Questo è soprattutto stato Giorgio Barbana, nato il 6 dicembre 1949 a Terzo d’Aquileia, ex calciatore professionista che fino a qualche settimana fa ha allenato il Torre Campolongo Tapogliano in Seconda categoria.
Immensa la sua passione per il calcio, i cui dettami ha sempre cercato di trasmettere alle nuove generazioni dopo aver smesso quella pratica agonistica che grandi soddisfazioni ha saputo regalargli. A soli 14 anni lasciò il Friuli, accompagnato dall’allora parroco di Terzo don Jè, per avviare la sua carriera nel Bologna, con cui vinse un Torneo di Viareggio senza però il debutto in serie A. Iniziò così il suo lungo peregrinare che lo portò a militare in C nello Spezia (27 presenze, 7 reti), nella Pistoiese (35 presenze, 7 gol), nell’Entella Chiavari (37 partite, 9 reti) e nel Grosseto, dove i suoi 30 centri in 60 gare suscitarono l’interessamento del Palermo. Nelle tre stagioni in Sicilia accumulò 81 presenze e 14 reti in B, ma fu a Pisa che il suo percorso calcistico assunse i toni più alti.
Acquistato dal club nerazzurro agli albori dell’era del mitico presidente Romeo Anconetani, Barbana contribuì alla risalita dei toscani in B firmando il gol in casa della Paganese che a un turno dalla fine del campionato ’78-’79 valse la matematica promozione. Ma la rete che fece entrare Barbana nell’immortalità del calcio pisano fu segnato il 3 dicembre 1978, quando al 44’ del primo tempo bucò all’Ardenza un allora giovanissimo Stefano Tacconi (futuro portiere di Juve e Nazionale) regalando ai nerazzurri il successo nel derby in casa degli acerrimi rivali del Livorno. Il suo percorso sotto la torre pendente si concluse con 44 reti in 129 presenze, mentre il suo bottino totale in B è stato di 107 presenze e 17 reti.
Lasciato il calcio professionistico nell’83, Barbana ha militato ancora nel Terzo e nell’Aquileia prima di allenare lo stesso Terzo, Fiumicello, Ruda, San Canzian e Torre. I suoi insegnamenti saranno preziosissimi per il figlio Gigi, che dopo averne ripercorse tra i dilettanti le tappe di bomber implacabile, ha intrapreso la carriera di allenatore sviluppatasi già sulle panchine di Isonzo, Sangiorgina e Fauglis.
L’ultimo saluto a Giorgio Barbana sarà dato domani alle 16 nella parrocchiale di Terzo: sarà presente una delegazione della Curva del Pisa a testimonianza di un affetto senza tempo.
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