«Biblioteche gestite dalle Uti? Un danno»
«La Regione rischia di distruggere anche il sistema delle biblioteche»: è l’allarme lanciato dal sindaco di Santa Maria la Longa e componente del Consiglio delle autonomie locali, Igor Treleani....

«La Regione rischia di distruggere anche il sistema delle biblioteche»: è l’allarme lanciato dal sindaco di Santa Maria la Longa e componente del Consiglio delle autonomie locali, Igor Treleani. «Dopo la devastante legge sulle Uti – dichiara – ora la legge regionale sui beni culturali obbliga le biblioteche comunali a far parte di sistemi gestiti a livello di Uti. Questo significa, per esempio, che Santa Maria non potrà più far parte del sistema dell’hinterland udinese, al quale aderisce da otto anni, con il quale ha sempre ben collaborato, predisposto iniziative, attuato standard comuni. Insomma: si buttano via otto positivi anni di lavoro. Ma, nella stessa Uti, anche Palmanova, Trivignano, Bicinicco, Gonars, Bagnaria Arsa dovranno abbandonare il proprio attuale sistema bibliotecario». Le nuove collaborazioni, all’interno dei sistemi bibliotecari della stessa Uti, dovranno essere avviate entro la fine del 2016. Treleani si dice stupito di fronte a questa “ennesima” imposizione da parte della Regione anche perché riferisce che l’assessore Panontin, in fase di discussione sulle Uti, era stato possibilista circa la possibilità di mantenere le reti bibliotecarie in essere. «Mi chiedo – conclude Treleani – che fine farà anche questa legge scellerata voluta dal governo Serracchiani se noi comuni ricorrenti dovessimo vincere il ricorso contro la riforma sulle Uti. Di fronte a queste leggi, noi comuni continueremo a mettere in campo azioni di contrasto, anche nelle sedi giudiziarie, per salvaguardare i servizi ai cittadini». (m.d.m.)
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