Ecco la nuova sede Cri, ma serviranno 400 mila euro
Per il Comitato è sempre più urgente disporre di una struttura unica a servizio dei 23 Comuni interessati. Individuato l’ex mobilificio Angelini di viale Taglio. Un Odg impegna la Regione a reperire le risorse necessarie

PALMANOVA. Una nuova sede per il Comitato di Palmanova della Croce rossa italiana. E nella città stellata. A rendere concreto il progetto, un impegno della Giunta regionale a reperire risorse, in sede di assestamento. Infatti, l’esecutivo ha fatto proprio un ordine del giorno, firmato da diversi consiglieri, con Vittorino Boem primo firmatario, in cui si sottolinea l’importanza del Comitato locale Cri, ma anche le grosse difficoltà logistiche nelle quali si trova ad operare, e si chiede alla Giunta un impegno a trovare le risorse necessarie all’acquisto della sede. Il documento fa leva anche sul fatto che la domanda di contributo presentata dalla Cri è appoggiata dai 23 sindaci dei Comuni sul cui territorio essa opera.
Spiega il commissario, Denis Raimondi: «Attualmente il Comitato, con i suoi 280 volontari, custodisce le proprie attrezzature su cinque sedi: le tre sedi dei gruppi di Palmanova, Cervignano e Torviscosa, la sede dello sportello sociale (via Marcello, a Palmanova) e il magazzino presso l’ex caserma Sbaiz di Visco: una situazione che complica e limita l’attività stessa».
La Croce rossa ha pertanto individuato un immobile che fa al proprio caso. Si tratta dell’ex mobilificio Angelini di viale Taglio: un ampio edificio e 900 metri quadrati di capannoni.
Questa sede consentirebbe di riunire l’attività, l’attrezzatura e i mezzi in un unico posto (anche se verranno mantenute le sedi locali a Cervignano e Torviscosa), di ampliare la logistica legata alle maxi-emergenze e alle scorte sanitarie, di tenere sotto un unico tetto i mezzi, di avere un centro di formazione con aule e sala riunioni, di dare allo sportello sociale i giusti spazi, di avere uffici e locali per la centrale operativa».
Con la proprietà esiste già una promessa di compravendita vincolata all’erogazione di un contributo. Cosa accadrà ora? «L’ipotesi più percorribile – spiega Raimondi - è quella di accendere un mutuo che ci permetta di acquisire, come previsto nel preliminare, l’edificio per circa 400 mila euro entro febbraio.
Qualora quest’operazione non vada in porto, rimane aperta la strada di collocare la sede all’interno della Sbaiz a Visco, ma tale soluzione comporterebbe tempi più lunghi tra acquisto e ristrutturazione». L’ex mobilificio invece richiederebbe pochi lavori e in pochi mesi si potrebbe iniziare il trasferimento.
«Ringrazio – conclude il commissario – la giunta per l’impegno assunto, i consiglieri che hanno presentato l’odg, il Comune che ha avviato quest’operazione e i sindaci del territorio». Soddisfatto anche il sindaco, Francesco Martines: «Come amministrazione stiamo facendo il possibile per dare al Comitato una sede adeguata e per mantenerla a Palmanova. Quest’ordine del giorno, infatti, è stato con noi concertato e abbiamo lavorato per sensibilizzare i consiglieri regionali e la presidente sulla problematica».
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