Al Marinelli gli allievi diventano architetti e fanno bello il liceo
La scuola ha chiesto fondi statali per il restyling dell’edificio Il progetto punta alla creazione di uno «spazio di esperienza»

Il liceo scientifico Marinelli si apre alla città per reinventarsi una scuola tutta nuova. Il progetto si chiama “Scie di bellezza” e punta ad attrarre fondi statali, partecipando all’avviso pubblico per la valorizzazione e il recupero di ambienti scolastici promosso dal Miur, con il titolo “La mia scuola accogliente”. Se finanziato (la domanda è stata formalizzata nei giorni scorsi), il progetto si tradurrà in un restyling dell’edificio e della corte interna della scuola.
L’obiettivo, in realtà, è di realizzare qualcosa di più di una “semplice” ristrutturazione, puntando a esprimere un’idea corale di creatività urbana, dove gli stessi allievi siano testimoni e protagonisti di soluzioni estetiche originali. Senza stravolgere la forma materiale dell’edificio di viale Leonardo da Vinci, gli insegnanti e il dirigente Stefano Stefanel ambiscono a farlo diventare «uno spazio di esperienza, di atteggiamento, di apprendimento, di confronto». Le attività programmate seguono una climax che porta i ragazzi a diventare protagonisti della risistemazione. Quasi fossero giovani architetti.
Si passa dalla sensibilizzazione al coinvolgimento degli studenti, attraverso percorsi multimediali e di lettura alla scoperta del “pezzo di città” quale può essere intesa la propria scuola, fino ai reali contatti con il territorio. Con il supporto dell’associazione Damatrà, i ragazzi potranno sentirsi parte del luogo in cui vivono. Verranno programmati “I cantieri di lettura viva” che renderanno i giovani attori protagonisti del progetto. L’associazione Marcoss svolgerà il coordinamento e la tutorship dei laboratori finalizzati alla realizzazione degli interventi creativi di riqualificazione progettati dai ragazzi. In collaborazione con l’assessorato alla Cultura di Udine, Marcoss curerà le visite guidate per i ragazzi alla scoperta dei luoghi urbani legati alla subcultura giovanile delle Street-Art. C’è poi la collaborazione con l’Orto botanico per realizzare vasche per fioriere e piante officinali nutrite da acqua piovana con un sistema a goccia, alimentato da energia ricavata dal fotovoltaico.
La zona antistante la biblioteca, per la sua particolare morfologia, si presta alla realizzazione di ampliamento all’aperto della biblioteca stessa, con una parte ombreggiata e attrezzata con panchine dipinte. Area, dunque, fruibile dalla comunità. Con l’associazione Ospiti in arrivo onlus è programmata l’interazione diretta tra i volontari interpreti, i mediatori, gli studenti e alcuni richiedenti asilo interessati a prendere parte alla fase progettuale e operativa. Una sezione iconografica destinata ad abbellire le pareti della scuola richiamerà la presenza-passaggio dei rifugiati, il loro mondo e la cultura di provenienza.
«La cooperazione tra la scuola e la vivace realtà territoriale locale consentirà al progetto di rispondere alla vocazione del liceo Marinelli – afferma il dirigente Stefanel –, ovvero offrire agli studenti la più ampia offerta formativa con attività studentesche diversificate, affinché possano esprimere al meglio le proprie attitudini, favorendo in ciascuno la crescita personale in qualità di studenti e di cittadini».
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