La giornata dei calzini spaiati? Un evento nato in Friuli
Pensata ad Aquileia, l’iniziativa vuol essere un inno alla diversità, è diventata virale sui social network. L’idea di maestra Sabrina e di altre quattro amiche rimbalza su Facebook e Instagram

UDINE. Il “problema” è comune. Chi, almeno una volta nella propria vita, non ha fatto i conti con i calzini spaiati? Ieri, tutta Italia ha festeggiato la terza “Giornata dei calzini spaiati”, un evento che è nato nella Bassa friulana, nel piccolo Comune di Terzo di Aquileia, tre anni fa.
L’iniziativa, che si festeggia ogni anno il primo venerdì di febbraio, viaggia sui social network con risultati da record. Su facebook sono state superate le 91 mila visualizzazioni, su Twitter, invece, l’hastagh (#calzinispaiati) è un trend topic del 5 febbraio (tra le prime 5 pagine del trend Twitter Italy).
«Raccogliamo le immagini di quanti, ogni mattina, vivono il “dramma” di non riuscire a trovare nel proprio cassetto calze gemelle – spiega Edy Lovisetto –. Tutto è nato nella scuola elementare di Terzo di Aquileia, grazie alla maestra Sabrina. L’iniziativa è stata portata avanti da cinque ragazze friulane: una sono io e le altre quattro sono Giulia, Silvia, Clara e Sabrina. Nel giro di 3 anni questa idea, nata per gioco, ha assunto dimensioni notevoli. Crediamo ci sia davvero bisogno di leggerezza, di senso di appartenenza, di legami, di famiglia, è questo quello che si percepisce dai messaggi che ci arrivano da tutta Italia. Un messaggio sulla bellezza della diversità, inoltre, in questo periodo è quanto mai attuale. In alcune città hanno perfino organizzato eventi collaterali. Siamo orgogliose di essere riuscite a dare vita a tutto questo».
L’iniziativa ha ottenuto ottimi risultati anche su Instagram e Pinterest. «Stiamo continuando a crescere – commenta Edy –, La Pina di Radio Deejay ha scritto anche un libro “Il Pianeta dei calzini spaiati”. Anche lei, ieri, assieme ad Alessandro Cattelan, ha condiviso l’iniziativa. In questi giorni abbiamo registrato il nome e il logo e stiamo anche facendo partire il merchandising, abbiamo intenzione di proporre magliette e altri simpatici gadgets».
Divertimento e leggerezza ma anche un modo per riflettere sui temi di attualità. «L’obiettivo – chiarisce Edy Lovisetto - è diffondere il messaggio di accettazione della diversità, in varie forme e in vari modi. Questa iniziativa è la prima del genere in Italia. Io e le mie amiche e colleghe utilizziamo molto i calzini come clown di corsia. Con i calzini si può giocare, ci si può divertire, fanno parte della quotidianità. Ci sono arrivate molte foto da tutta Italia, anche di personaggi famosi. In Friuli è stato un vero e proprio boom. Le persone fotografano i piedi con indosso i calzini spaiati. C’è chi si è addirittura dipinto i piedi a righe, come fossero calze. Ognuno legge l’iniziativa a modo suo, la fa propria. È questa la forza del nostro progetto. Siamo tanti e tutti diversi l’uno dall’altro, dobbiamo soltanto saperci accettare e avere la pazienza di cercare, un po’ come facciamo al mattino quando non troviamo i calzini dello stesso colore».
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