Più di 1.400 visitatori al museo del castello a Udine: «La cultura è vincente»
Musica e arte fanno segnare un nuovo record di presenze. L’assessore: puntiamo a fare emergere il nostro patrimonio

UDINE. Pasquetta nei musei strega udinesi e turisti e incassa il boom di presenze. Nella sola giornata di ieri i visitatori nei diversi musei cittadini hanno superato quota 1.800 e l'amministrazione si gongola per il successo, plaudendo soprattutto all'iniziativa organizzata in castello, «Aperto 2016», che, giunta alla terza edizione ed entrata ormai nel cuore di molti.
Taglia il traguardo delle 1.404 presenze il museo del castello, superando il record della scorsa Pasquetta (nel 2015 i biglietti staccati sono stati 1.250) e portando sul colle oltre 2 mila persone. Tanti gli appassionati che, soprattutto nel pomeriggio, hanno voluto approfittare dell'ingresso gratuito per apprezzare i tesori del salone del Parlamento e delle sale limitrofe, attraverso un itinerario artistico-culturale accompagnato dalle note musicali, grazie a quattro performance e due concerti.
Tanto che, intorno alle 16, il personale ha dovuto persino limitare gli ingressi – per ragioni di sicurezza – al compendio del castello, che riunisce il Museo Archeologico, quello del Risorgimento, la Galleria di Arte Antica, la Galleria dei disegni e delle stampe, il Museo friulano della fotografia e la Fototeca, creando inevitabilmente file all'entrata.
Bene anche Casa Cavazzini, che chiude la giornata a 75 presenze, ottima partecipazione a palazzo Giacomelli, sede del Museo etnografico, con 108 visite, mentre alla galleria Tina Modotti sono state 144 e a palazzo Morpurgo 89.
Soddisfatto l'assessore comunale alla Cultura, Federico Pirone. «In questi anni abbiamo lavorato non tanto per degli eventi fini a se stessi ma per un progetto di città che, rispetto ad altre realtà regionali, può vantare un patrimonio museale di primo piano, secolare ed eterogeneo – spiega l'assessore – e nell'incontro con le realtà culturali esprime qualcosa di unico, diventando un ulteriore valore aggiunto per questo territorio».
Come avviene per esempio, in occasione della festa del lunedì dell'Angelo, giunta alla terza edizione e in grado di far interagire al meglio musica e beni culturali.
«C'è la tendenza a pensare che per distinguersi basti semplicemente importare grandi nomi: questo più che elevare rischia di livellare verso il basso. Noi puntiamo a far conoscere e a far emergere l'unicità e la bellezza del nostro patrimonio – prosegue l'assessore – e delle nostre realtà culturali, consapevoli che rappresentano un orgoglio per i cittadini di Udine e del Friuli, nonché un elemento di interesse per chi arriva nella nostra città». (g.z.)
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