Udine, la proposta dei volontari: "Corse gratuite in bus per i richiedenti asilo"
Ospiti in arrivo: una convenzione fra Saf e Prefettura per la linea 4. Avviata anche una colletta per donare i biglietti ai profughi

UDINE. Corse gratis per i profughi sugli autobus cittadini diretti dalla stazione alla ex caserma Cavarzerani.
La richiesta parte dall’Associazione “Ospiti in arrivo”, che, dal dicembre 2014, opera ogni sera a Udine per offrire il primo supporto e l’orientamento ai richiedenti asilo appena arrivati in città.
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E, con l’intento di aiutare quelli fra loro che hanno la necessità di spostarsi per raggiungere il centro di prima accoglienza di via Cividale, i volontari hanno avviato una raccolta di biglietti per consentire ai profughi di viaggiare sugli autobus cittadini, senza dover attraversare la cittá a piedi per raggiungere l’ex caserma.
E ne hanno raccolti un centinaio in soli tre giorni con un tam tam che si è diffuso rapidamente. Ora l’iniziativa viene proposta su più vasta scala con l’obiettivo di raccogliere maggiori adesioni fra la popolazione, anche se l’obiettivo reale dell’associazione é quello di definire percorsi gratuiti per i richiedenti asilo e mandarli a regime attraverso una convenzione fra la Prefettura e la Saf, che gestisce il servizio della rete locale di trasporti.
«La semplificazione delle procedure per l’accoglimento immediato alla caserma Cavarzerani ha lasciato senza soluzione la questione del trasporto dei nuovi arrivati verso il campo, che si trova a quattro chilometri dalla stazione, vale a dire circa cinquanta minuti di cammino» osserva la presidente dell’associazione Francesca Carbone, spiegando l’origine del problema.
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«Si tratta di una distanza notevole da coprire per chi è reduce da un viaggio già molto lungo e si trova in cattive condizioni – sottolinea la presidente – inoltre, il luogo è difficile da trovare per chi è sprovvisto di mappa e non conosce la città: il rischio concreto – conclude – è che i richiedenti asilo dormano all’addiaccio, come succedeva fino a qualche settimana fa».
La linea per la quale viene richiesto il servizio gratuito è la numero 4, che collega la stazione ferroviaria con il capolinea di via Argentina, passando proprio di fronte al campo di accoglienza.
In questo modo, assicurano i volontari di “Ospiti in arrivo”, si verrebbe a creare «una rete virtuosa tra i servizi cittadini già esistenti, in totale legalità e sicurezza. Una rete che Ospiti in arrivo spinge, affinché sia resa istituzionale – dichiara ancora Francesca Carbone – attraverso una convenzione tra la Prefettura e Saf».
L’associazione, intanto, ha avviato la raccolta di biglietti al circolo Arci MissKappa di via Bertaldia a Udine, dove tre volte alla settimana si svolgono le lezioni di italiano, oppure presso la mostra allestita nell’ambito di vicino/lontano “Uno, nessuno, tre milioni. Occhi sulla rotta Balcanica”, che resterà aperta ancora per una settimana alla galleria Tina Modotti.
A porre in Regione il problema dei profughi sprovvisti di biglietto sui bus cittadini é stato il consigliere di Forza Italia Roberto Novelli con un’interrogazione presentata tre settimane fa.
Nel documento il consigliere chiedeva di intensificare i controlli anche preventivi sui mezzi di trasporto pubblico locale «per evitare che gli immigrati richiedenti asilo viaggino regolarmente senza pagare il biglietto, dimostrando sprezzo verso le regole della civile convivenza che vigono nella nostra società».
Lo stesso consigliere comunale del Gruppo misto Maurizio Vuerli aveva dichiarato «di aver ricevuto tali e tante segnalazioni, sia da parte di cittadini sia dagli autisti dei bus su questi episodi tutt’altro che isolati, specie sulla linea 4, che molti profughi prendono alla Cavarzerani per raggiungere il centro, da vedersi costretto a chiedere l’intervento del consigliere regionale».
E Novelli aveva sollevato il problema in Regione ponendolo come una questione di rispetto della dignità del lavoro e di osservanza delle regole.
«Regole secondo le quali se si prende l’autobus si deve pagare il biglietto – aveva sottolineato –, altrimenti si incorre in una sanzione. E questo vale per tutti, per le persone anziane che usano i mezzi pubblici e che magari sono sopravvivono con la pensione minima, come per i disoccupati e quindi, pure per i richiedenti asilo».
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