La famiglia Venier: "Grazie per il conforto"
Omicidio-suicidio a Spilimbergo, i parenti dell’ex guardia giurata non si danno pace. Comunità codroipese senza parole

CODROIPO. Non si dà pace la famiglia di Manuel Venier. Il dolore è troppo grande. Difficile da comprendere, impossibile per ora da superare.
Lo ha scritto Patrick, il fratello maggiore dell’ex guardia giurata, rispondendo ai messaggi di cordoglio e di vicinanza che hanno iniziato a riempire la sua bacheca Facebook. «Anche se fatichiamo a darci pace, grazie per le parole di conforto».
Parole cariche di affetto e di amicizia. Che aiutano ad andare avanti, pur se con il cuore trafitto da una ferita che non si cicatrizzerà mai del tutto. Pur se con il petto gonfio di sofferenza. Beano, la frazione di Codroipo in cui la famiglia risiede in una casa in aperta campagna, ha scelto il silenzio.
Così come don Fabio Varutti, da poco parroco della comunità. Non conosceva personalmente Manuel e non se la sente di commentare. Invita anche lui al rispetto e alla preghiera.
Del resto il giovane non si vedeva spesso in paese né a Codroipo. Lo continuano a ricordare tutti come una persona educata, gentile e riservata.
Gli ex colleghi al supermercato Cadoro di Basiliano, dove da due mesi era responsabile del reparto frutta, così come gli ex colleghi dell'istituto di vigilanza Italpol da cui aveva dato le dimissioni nel 2007, gli ex titolari al MorrisoN’s bar di Camino al Tagliamento, dove aveva lavorato per un mese da dicembre a gennaio, e le persone che se lo ricordano da bambino e che poi l’avevano perso di vista se non per incrociarlo qualche volta in macchina o in centro e scambiarci due chiacchiere. Difficile per tutti trovare le parole.
Per tutti quelli che lo descrivono come un bravo ragazzo. Si chiede rispetto per la famiglia. Anche gli amministratori del gruppo Facebook “Sei di Codroipo se..” hanno cancellato i commenti polemici o fuori luogo caricati da alcuni cittadini invitando tutti a intervenire con la massima cautela e sensibilità.
La comunità vuole così dimostrare la sua vicinanza a chi ha perso un figlio e un fratello, che ha deciso di togliersi la vita dopo averla tolta all’ex fidanzata Michela, non riuscendo ad accettare di vivere il suo futuro senza di lei al suo fianco. Beano si chiude nel suo dolore, che è quello della famiglia Venier.
Un paese sgomento, incredulo, mentre le campane suonano ed è l’unico suono che rompe il silenzio in cui è immersa la piazza.
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