La Gdf di Pordenone: anche mafia e jihad nel mirino
Il comandante Bernabei: rischio di radicamento del crimine e finanziamenti al terrore. Scoperti anche 16 evasori totali

PORDENONE. Già 16 evasori totali scoperti nell’arco dei primi cinque mesi dell’anno. Sequestri patrimoniali per un valore che sfiora i 12 milioni di euro e 21 persone denunciate per reati tributari. Poi, la lotta al sommerso: 22 lavoratori in nero e irregolari oltre a 14 datori di lavoro scoperti a utilizzare manodopera irregolare.
Sono alcuni dei dati salienti dell’attività del Comando provinciale delle Fiamme gialle di Pordenone presentati ieri mattina nell’ambito della cerimonia per il 242esimo anniversario della fondazione della Guardia di finanza.
A delineare il bilancio dell’attività è stato il comandante provinciale, colonnello Fulvio Bernabei che ha colto l’occasione anche per annunciare il proprio imminente trasferimento a Roma (entro settembre) dopo un periodo di quasi quattro anni al vertice provinciale della Guardi.
Bernabei ha posto l’accento sugli sforzi profusi quotidianamente dalle Fiamme gialle nel territorio pordenonese per combattere l’evasione fiscale: «Oltre 300 controlli e verifiche all’anno, tante delle quali si trasformano in indagini penali per reati di frode fiscale».
Il comandante, a tale proposito, ha evidenziato «il grandissimo contributo fornito dall’autorità giudiziaria che ha fatto sì che questa provincia, in proporzione, sia tra le prime in Italia quanto a sequestri di beni derivanti da reati di evasione fiscale» e ha ringraziato il procuratore Marco Martani e il sostituto procuratore Annita Sorti, presenti in sala.
«Fondamentali – ha continuato il comandante – sono anche l’attività per prevenire e contrastare il sempre possibile radicamento del crimine mafioso, soprattutto nella forme del riciclaggio dei proventi illeciti, quella contro la corruzione, le truffe a danno degli enti pubblici o dei cittadini, quella per la scoperta delle varie forme di bancarotta che in questa provincia non mancano certamente, il monitoraggio dei movimenti finanziari verso l’estero per la ricerca dei mezzi di finanziamento del terrorismo internazionale, soprattutto di matrice islamista».
Poi, il contrasto del traffico e dello spaccio di droga con Particolare attenzione, verso il mondo dei giovani. Il comandante ha ringraziato tra gli altri il questore Diego Buso, il prefetto Maria Rosaria Laganà, il presidente del Tribunale Francesco Pedoja e rivolto il saluto al neo sindaco Alessandro Ciriani.
Nel 2016 le indagini di polizia giudiziaria concluse nel contrasto all’evasione fiscale e alle frodi fiscali sono state 47, mentre 108 sono state le verifiche ai fini Iva e altri tributi, 135 i controlli fiscali, 2.083 i controlli strumentali e su strada.Nel controllo della spesa pubblica 3 denunce e 214 mila euro di contributi indebitamente percepiti o richiesti su un totale di 5,56 milioni controllati.
Infine le onorificenze. Encomio al maresciallo capo Daniele Marangio, al brigadiere Francesco Rigon, al brigadiere Antonino Laspada, all’appuntato scelto Robertino Di Pomponio. Elogio al maresciallo capo Luigi Valerio, al brigadiere Carlo Spagnuolo. Elogio al marescallo capo Samuele Sera, all’appuntato scelto Francesco Ruggero, al luogotenente Gianfrancesco Dal Cin.
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