Caserma Cantore e profughi non ci sarà nessun referendum
TOLMEZZO. È stato respinto dal Consiglio comunale, con i voti favorevoli di tutta l’opposizione che lo proponeva e i voti contrari della maggioranza, l’odg che chiedeva l’indizione di un referendum...

TOLMEZZO. È stato respinto dal Consiglio comunale, con i voti favorevoli di tutta l’opposizione che lo proponeva e i voti contrari della maggioranza, l’odg che chiedeva l’indizione di un referendum sull’opportunità o meno per la Caserma Cantore, una volta chiusa, di ospitare migranti. La minoranza teme che possa essere questo il destino della struttura militare, quando sarà dismessa. Il consigliere Mauro Biscosi ha riferito di rumors che vorrebbero a quel punto l’arrivo all’ex Caserma di 300 migranti e molti cittadini sono preoccupati. Per il sindaco, Francesco Brollo, non bisogna farsi prendere né dal buonismo né dal cattivismo e il tema di come impiegare queste persone esiste. Ha anche ricordato l’incontro a Roma e il conseguente sopraluogo in caserma per dare un futuro diverso alla struttura a beneficio della Carnia: da un lato una nuova e degna sede al museo carnico e dall’altro un laboratorio a servizio di artigianato e imprese locali. Brollo respinge con forza l’ossessione verso lo straniero e il profugo. Ciò non significa dire, ha chiarito, che tutto va bene, ma serve senso di responsabilità. Ha anche segnalato che la legge non consente ai Comuni di indire referendum su materie, come questa, che non sono di loro esclusiva competenza. L’assessore Fabiola De Martino ha invitato a non strumentalizzare un tema così importante e delicato come quello dei flussi migratori in atto. Per Roberto Trevisan è in atto un problema epocale che cambierà il futuro dell’Europa, ma nessuno si preoccupa di come risolverlo. Matteo Muser ha chiesto al sindaco se ha ricevuto garanzie che la Caserma ospiterà profughi. Brollo ha risposto di poter solo garantire tutto l’impegno dell’amministrazione comunale per dare un futuro diverso alla caserma. (t.a.)
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