Gabriele baby-artista vince a Hong Kong col suo Universo magico
All’International students art competition premiato un udinese di 8 anni. Ha cominciato a dipingere quadri da poco assieme alla sorella Beatrice

UDINE. «I bambini sono come i marinai: dovunque si posano i loro occhi, è l'immenso». Le parole del poeta francese Christian Bobin ben si sposano con l’International students art competition di Hong Kong, la gara dedicata agli artisti in erba che ha raccolto oltre 2 mila iscrizioni da 40 paesi nel mondo e ha visto fra i vincitori anche il piccolo Gabriele Virgilio, udinese di 8 anni che è stato premiato nei giorni scorsi a Hong Kong.
E ora quella competizione potrebbe arrivare anche a Udine, grazie all'impegno dell’ingegnere e artista Gianni de Prato: «Vorremmo portare una grande esposizione d’arte per giovani in città – spiega de Prato –. Sulla scorta del Far east film puntiamo a una manifestazione di respiro mondiale che faccia arrivare in città migliaia di artisti».
Alla premiazione di Hong Kong, di cui il piccolo Gabriele è stato la mascotte, c’era anche il ministro dell’Istruzione della regione amministrativa speciale della Repubblica popolare cinese, Eddie Ng Hak-kim.
«Il tema del concorso era l’armonia, un concetto che va a braccetto con lo spirito olimpico che ha appena portato in gara i suoi campioni in Sud America perché i due eventi mirano a promuovere la pace nel mondo e l’armonia attraverso le arti e sport».
Il piccolo Gabriele ha centrato il primo gradino del podio con la sua opera Universo magico: «È un’opera che parla di uno stato d’animo – spiega Gabriele –. Quando una persona si comporta in armonia con un’altra, appare la faccia di un animale che gli piace e che lo aiuta e lo protegge da tutti i pericoli. A me è comparso un lupo, ma è bello lasciare libera la fantasia per individuare altri animali. C’è anche chi ha visto nell’opera un angelo».
La premiazione a Hong Kong e lo stesso incontro con il mondo dell’arte, sono arrivati nella vita di Gabriele (e della sua famiglia) quasi per caso.
«Nel 2015 abbiamo conosciuto Gianni de Prato e sua moglie Verena e con loro abbiamo creato un’amicizia speciale tra musica e arte – spiega mamma Carla –. Gianni un giorno ha fatto dipingere un quadro grande ai miei due bambini, Beatrice e Gabriele, due bei pomodori: i bimbi erano contentissimi. Si sono così divertiti che al successivo compleanno di Beatrice abbiamo pensato e organizzato una “festa di pittura”, in cui tutti i partecipanti hanno dipinto il loro quadro con Gianni. Il loro entusiasmo ha conquistato anche me, che ho iniziato il mio percorso nell’astrattismo».
Così nascono i cinque quadri che Gabriele e Beatrice ha presentato in concorso: Universo magico e Cielo stellato sono le opere di Gabriele, Il cancello dell’universo, La paura e Lo stupore quelle di Beatrice.
Tutta la famiglia, insieme a papà Giuseppe è volata in estremo Oriente per la premiazione e per i due piccolini di casa quello era anche il primo approccio con un aeroplano. La tecnica di pittura utilizzata per tutti i quadri in concorso è un’elaborazione di diverse scuole fatta da mamma Carla.
«Utilizziamo la pittura acrilica liquida appoggiata sulla tela secondo varie sovrapposizioni e poi mossa con la cannuccia, semplicemente con un soffio, con il phon, o con le mani, permette di muoversi liberamente. È pura espressione del proprio io – dice –. Gabriele e Beatrice si lasciano ispirare dalla musica, in particolare dal pianista Einaudi. Da un po’ di tempo Gabriele mi chiede di prendere lezioni di pianoforte e ormai credo sia arrivato il momento di cedere».
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