Udine, gli artisti raccontano... Le storie di Sottomonte
Stasera l’iniziativa con gli interventi di alcuni personaggi della città. Ci sarà anche un’esposizione fotografica ispirata al tema del vicolo

UDINE. Che cosa ci fa un elefante in Vicolo Sottomonte? Un effetto del riscaldamento globale o magari è scappato da un circo? Ricordate l’invasione di numeri colorati e giganti che ai primi di luglio aveva tappezzato il selciato di sampietrini di Vicolo Sottomonte? Il progetto si chiamava #Numbers, un’idea del collettivo di artisti Dmav (Dalla Maschera al Volto) per portare l’attenzione sul vicolo al tempo stesso più appartato e famoso della nostra città. Un vicolo di profumi di dolci che si spandono nell’aria e di cattivi odori di urina.
Una scorciatoia nascosta ai piedi del castello percorsa dal passo felpato di nobili famiglie e da quello curioso di turisti di passaggio. Ma anche dal calpestiò sbilenco di qualche ubriaco. Il vicolo degli incontri segreti di innamorati e amanti, ma anche di scatenati writers imbrattamuri.
Il progetto intendeva richiamare attenzione su un luogo ameno della città. Ma anche innescare un processo virtuoso di rivalutazione, puntando sui valori della bellezza, della cultura e dell’arte, coinvolgendo in primo luogo gli stessi abitanti dell’angusta viuzza e tutti coloro che avessero voglia di dare un contributo creativo ed attivo. Con la promessa di far sì che non si esaurisse tutto in una idea originale priva di un seguito.
Ebbene pare che la prima scintilla abbia innescato una fervida corrente, creando una connection molto stretta tra gli ideatori, gli abitanti del vicolo, la famiglia Malignani, il Comune di Udine, l'Università e Confindustria al punto da condurre ad una seconda e più articolata fase di animazione attorno al contraddittorio vicolo.
La prima fase parte proprio questa sera alle 21, con “Le storie di Sottomonte”. Un incontro tra gli artisti, gli storici della città (la scrittrice Elena Commessatti e altri), i residenti (famiglia Malignani compresa) e tutti coloro che conoscono qualche storia da raccontare sul vicolo. Ci saranno Ba Abat, Paolo Ferrari, Alfonso Firmani di CasAltrove, Paolo Furlanis, Maria Elisabetta Novello, Anna Pontel, Carlo Vidoni e il collettivo DMAV (Nobile, Rinaldi, Barbon, Gaiarin).
L’incontro, aperto al pubblico, prevede già una buona partecipazione - l’evento è su Facebook con il nome “Sottomonte” - e si terrà sotto la Loggia di San Giovanni al riparo da eventuali piogge.
«Vorremmo realizzare un progetto artistico sul tema della Luce, inteso come rapporto tra Visibilità / Invisibilità. - dicono gli ideatori - Puntiamo ad un allestimento permanente ispirato al tema in chiave “site specific”».
E l’elefante? Beh quello farà parte della prima esposizione fotografica ispirata al tema del vicolo, assieme ai progetti di installazioni che verranno inizialmente allestiti presso la Galleria Make di Palazzo Manin tra novembre e dicembre. A questo seguirà una vera e propria installazione delle opere stesse progettate nel Vicolo.
Tra gennaio e giugno 2017 poi gli ideatori lavoreranno alla progettazione dell’allestimento di arte pubblica e tra luglio e agosto avrà luogo l’inaugurazione dell’allestimento prescelto, dedicato al tema della Luce, in forma continuativa.
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