Trivignano ha dato l’addio a Natalia morta a soli sei mesi
E' morta nei giorni scorsi a causa delle complicazioni successive a una serie d’interventi chirurgici

TRIVIGNANO UDINESE. Ieri mattina, nella chiesetta di San Francesco a Palmanova, l’addio alla piccola Natalia Merlo, la bimba di soli sei mesi, deceduta nei giorni scorsi a causa delle complicazioni successive a una serie d’interventi chirurgici.
La piccola era nata il primo marzo, assieme al fratellino Samuel e alla sorellina Ellis. Una grande festa aveva accolto questa triplice nascita in casa Merlo, a Trivignano Udinese. A Natalia però era stato riscontrato, da subito, un piccolo problema al cuore, risolvibile – così avevano preannunciato i medici - con un intervento chirurgico per nulla complesso.
Purtroppo l’operazione non è andata come avrebbe dovuto. E a quel primo intervento ne sono seguiti altri tre. Poi si sono aggiunte complicazioni e la piccola non ce l’ha fatta. Il suo cuore ha cessato di battere all’ospedale di Padova dove era seguita.
«Abbiamo voluto che le esequie si svolgessero in forma riservata – spiega il papà della piccola, Alessandro Merlo, assai conosciuto a Trivignano anche in quanto assessore comunale a protezione civile, agricoltura e ambiente – perché non ce la sentivamo di affrontare tante persone in questo momento di grande dolore, anche se siamo certi che in molti ci sarebbero stati accanto. Tuttavia vogliamo ringraziare davvero tutti perché sappiamo e sentiamo il grande affetto e solidarietà che ci circondano».
Sono stati mesi davvero duri questi per Alessandro Merlo e per sua moglie Jenny Marcuzzi. Il loro pensiero va con riconoscenza ai familiari e agli amici che li hanno supportati, concretamente e spiritualmente, in questo periodo difficilissimo.
A coloro che vogliano, con un qualche gesto, fare qualcosa per essere loro accanto suggeriscono di effettuare una donazione all’associazione “Il paese di Lilliput”, il cui operato hanno avuto modo di apprezzare quando erano con i tre piccoli al reparto di neonatologia dell’ospedale di Udine.
«In questo momento – si congeda il papà - siamo molto provati. Speriamo che lo spirito di Natalia rimanga vivo nei suoi due fratelli e che ci aiuti a guardare avanti». (m.d.m.)
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