Cervignano censisce i suoi 161 “tesori” con una variante
Il documento al voto in consiglio la prossima settimana Saranno creati percorsi per la valorizzazione del territorio
PALMANOVA. Il capoluogo della Bassa friulana punta sulla cultura e sul turismo per valorizzare il territorio.
La prossima settimana, il consiglio comunale voterà una variante di aggiornamento al piano regolatore generale comunale che individuerà tutti i siti di interesse storico – in tutto sono ben 161 – presenti all’interno del Comune di Cervignano.
È prevista la realizzazione di un catalogo fotografico contenente le informazioni di base e le carte tematiche.
In programma c’è anche la creazione di un sito interattivo per permettere ai cittadini di accedere alle informazioni, visualizzare temi specifici e percorsi per riscoprire il Cervignanese.
Nei mesi scorsi, è stato portato a termine un importante studio per la ricognizione delle emergenze storico architettoniche e culturali della cittadina.
Come detto, i siti di interesse storico, archeologico e ambientale da valorizzare sono 161: ve ne sono 86 a Cervignano, 52 a Strassoldo, 14 a Scodovacca e 9 a Muscoli.
Secondo l’associazione “Cervignano nostra”, che ha contribuito direttamente al progetto, i siti possono essere così suddivisi: 95 sono edifici e monumenti di carattere civile, 29 edifici religiosi, 15 siti archeologici, 15 siti di pregio ambientale, infine 7 luoghi di interesse storico.
L’amministrazione comunale anticipa: «Individueremo alcuni percorsi che potranno essere inseriti in rete in una visione programmatica turistica e culturale. Sarà uno strumento in più per permetterci di lavorare in stretta sinergia con i Comuni limitrofi».
“Cervignano Nostra” ha fornito un prezioso supporto all’attività di ricerca.
«Tutto è nato – spiega a questo proposito il presidente, Antonio Rossetti, che interviene anche in qualità di capogruppo della civica di opposizione “Le Fontane” – nel mese di dicembre del 2012, durante il consiglio comunale. Era stata discussa la variante 79, che comprendeva una tavola dei beni culturali. Quando mi sono imbattuto nella tavola in questione mi sono accorto che era carente dal punto di vista quantitativo e qualitativo. Non dava il giusto valore a edifici e presenze storiche di grande rilievo – è il suo racconto –. La nostra associazione aveva già effettuato un censimento di tutti i beni culturali del territorio. La maggioranza ha preso atto delle mancanze e ha deciso di riproporre il documento, che ora, a quattro anni di distanza, sarà approvato. Desidero ringraziare Pierangelo Ragagnin, che ha fatto un ottimo lavoro».
Rossetti sottolinea che conoscere, censire e valorizzare questi luoghi è fondamentale per il futuro sviluppo turistico di Cervignano.
«Alla luce di quel che è stato fatto abbiamo intenzione di proporre, in sinergia con l’amministrazione, alcune visite guidate per consentire ai cittadini di scoprire il patrimonio che abbiamo a Cervignano.
Sarebbe utile anche collocare alcune tabelle per far conoscere i luoghi e i monumenti più rappresentativi».
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