Madre col niqab, sospeso il consiglio comunale dei ragazzi
Il sindaco di San Vito al Tagliamento l'ha invano invitata a scoprirsi il volto o a uscire dall'aula. Vano l'intervento di due vigilesse

SAN VITO AL TAGLIAMENTO. Seduta preparatoria del consiglio comunale dei ragazzi sospesa, a San Vito al Tagliamento, dopo che una genitrice di religione musulmana, presentatasi nella sala consiliare del municipio con il niqab (velo che lascia scoperti solo gli occhi), ha rifiutato di toglierselo.
Il sindaco di San Vito Antonio Di Bisceglie, del Pd, ha inizialmente fatto presente alla donna la necessità, sulla base della normativa vigente in Italia, di rendersi riconoscibile, tanto più che ci si trovava in una sede pubblica.
La genitrice, di nazionalità albanese, si è però rifiutata e si è seduta su uno dei banchi della sala consiliare.
Di Bisceglie ha allora chiamato due vigilesse, che hanno accompagnato fuori la donna.
Questa, tuttavia, è riuscita a divincolarsi, a rientrare in aula e a sedersi nuovamente fra i ragazzi.
Il sindaco le ha ripetuto l'invito a rendersi riconoscibile ma, non ottenendo risultato, e volendo evitare un accompagnamento forzato fuori dal municipio di fronte agli studenti minorenni, ha preferito sospendere la seduta.
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