Sanità, in Fvg ridotti costi e ricette per alcune categorie di esami
La delibera riguarda le analisi necessarie dopo un primo accertamento positivo. Non sarà necessario tornare dal medico curante. I pazienti risparmiano

UDINE. In Fvg arriva la ricetta unica per più accertamenti collegati fra loro. Tra due settimane, con la pubblicazione nel Bur della delibera sulla Salute approvata in giunta, i cosiddetti esami reflex saranno realtà.
«Davanti a determinate patologie scatterà una serie di automatismi che eviterà al paziente di doversi recare dal medico curante per farsi rilasciare tante ricette quanti sono gli accertamenti da fare», spiega l’assessore competente, Maria Sandra Telesca.
Accanto all’introduzione degli esami reflex, ossia l'esecuzione automatica di ulteriori accertamenti nel caso in cui i primi dovessero risultare positivi, c’è anche la possibilità di compiere ambulatorialmente alcune prestazioni fino a ora eseguite in day hospital e pure l’inserimento nel tariffario di alcune visite specialistiche attualmente senza una voce propria.
«Un provvedimento che punta alla semplificazione delle procedure, ma anche al risparmio di costi e tempi a favore del cittadino», precisa Telesca. Con l’inserimento delle prestazioni reflex la Regione punta a raggiungere due obiettivi: «Evitare le emissioni di nuove ricette e, di conseguenza, anche il pagamento di ticket aggiuntivi da parte dei pazienti - elenca l’assessore -. Infatti, nel caso di positività della prima analisi eseguita, il cittadino non sarà più costretto a recarsi nuovamente dal proprio medico per chiedere ulteriori accertamenti, poiché questi ultimi verranno compiuti in automatico».
Per esempio, nel caso di positività dell’urinocoltura per la ricerca di batteri e lieviti patogeni, scatterebbe immediatamente la loro identificazione e il relativo esame di laboratorio, nel caso specifico l’antibiogramma. Le prestazioni reflex erogate e i relativi tariffari entrano in vigore con la pubblicazione della delibera sul Bur, fra due settimane.
Altra novità introdotta dal provvedimento è quella relativa alla possibilità di eseguire ambulatorialmente alcune prestazioni che attualmente, per il loro mancato inserimento nel tariffario regionale, portavano a conseguente ricovero in day hospital.
«Questo cambiamento rafforza i servizi nel territorio e quindi di prossimità al cittadino», osserva Telesca. Un altro esempio in questo senso è l’esecuzione di una biopsia all’esofago, stomaco o duodeno che quindi potrà essere compiuta senza doversi recare necessariamente in ospedale.
Le prestazioni inserite in elenco e le relative tariffe entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2017. Infine la delibera prevede l’introduzione nel tariffario regionale di alcune visite specialistiche che fino a ora non avevano una voce propria.
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