Malore durante lo show a Tavagnacco, muore il chitarrista degli Abbashow
Tragedia sabato notte nel locale "Al Gallone". Alberto Bertapelle componente del noto gruppo si è accasciato ed è morto. Vani i tentativi di soccorso di alcuni infermieri presenti nel locale

TAVAGNACCO. Si stava esibendo davanti a centinaia di persone quando all’improvviso ha accusato un malore e si è accasciato.
Alberto Bertapelle, noto chitarrista del gruppo Abbashow, non ce l’ha fatta. È morto all’interno del locale “Al Gallone” durante lo spettacolo. La tragedia è avvenuta sabato notte verso le 23.30. Alberto, insieme ad altri cinque componenti del gruppo e al figlio Tommaso, addetto alle luci, aveva iniziato il concerto da circa 45 minuti.
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A un certo punto ha cominciato a barcollare e poi è crollato sul palco.
Tra i clienti del ristorante e birreria c’erano anche quattro infermieri e un cardiochirurgo dell’ospedale Santa Maria Misericordia di Udine che hanno cercato di prestargli i primi soccorsi con un massaggio cardiaco attraverso l’utilizzo di un defibrillatore.
Dopo meno di dieci minuti è arrivata anche un’ambulanza. Per l’uomo, le cui condizioni erano già critiche dall’inizio, non c’è stato nulla da fare. L’uomo è spirato un’ora più tardi. Il magistrato ha già disposto il nulla osta per il trasporto della salma a Venezia.
La notizia si è subito diffusa negli ambienti musicali nazionali, tanto che il suo profilo Facebook sin dalla notte ha ospitato moltissimi messaggi di cordoglio e tantissimi ricordi.
Alberto Bertapelle, 58 anni, era nato a Ceggia, comune della provincia di Venezia, ed era un volto noto nella musica italiana. Fin dall’età di 13 anni ha suonato in moltissime bands della zona sia come chitarrista che come tastierista, avendo deciso di studiare, oltre alla chitarra, sempre da autodidatta, il pianoforte. Ha aperto i concerti di Pierangelo Bertoli, Ivan Graziani e altri cantautori.
Nel 93/94 ha lavorato negli studi della Media Records, poi ha aperto un proprio studio di registrazione dove ha iniziato a produrre musica propria. Ha lavorato per la Great Dane records, per la quale ha pubblicato una decina di dischi, e per molte altre etichette passando poi alla Danceworks dove ne ha pubblicate una trentina.
Con la Emi di Londra, con il nome d’arte di Brainbug, ha raggiunto il successo con la canzone Nightmare, top Ten in Inghilterra, negli Usa e in molti altri Stati, vincendo anche un “Word Music Conference International Award” a Miami e un disco d’oro in Australia. Sempre come Brainbug è entrato nelle classifiche inglesi e americane anche con altri brani, ha fatto 2 tour negli Usa, uno in Australia, alcuni in Inghilterra e in molti altri stati europei. All’apice del successo ha collaborato con Boy George e Sinead O’Connor.
Di recente aveva aperto un’accademia musicale, la Help Music Academy, dove insegnava sound engineering, e uno studio di registrazione a Cessalto. La sala prove era molto frequentata da musicisti e Dj.
Si era anche cimentato con successo nel campo della produzione artistica con due gruppi gli “80 Zone” e i “90 Zone” e soprattutto con lo spettacolo degli “Abbashow”, la prima tribute band degli Abba in Italia. Un tour itinerante, quello del gruppo, con cento tappe programmate in tutta Italia nell’arco di un anno, tra i quali spiccano l’”Alcatraz” di Milano, il “Live Club” di Milano, il “Fuori Orario” di Parma, la “Capannina” di Forte dei Marmi, Piazza San Marco per la chiusura del Carnevale di Venezia 2009 e per l’apertura di quello del 2013, Notte delle Stelle in occasione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino 2011.
Numerose anche le partecipazioni in televisione: “Stella Gemella” condotta da Lorella Cuccarini e in onda in diretta in prima serata su Canale 5, Nientology su DeeJay Tv, inoltre Rtsi Svizzera, Canale Italia.
«Avevamo preso accordi lo scorso anno - spiega Alessandro Acutis, socio titolare della birreria “Al Gallone” - per una loro ospitata, ma poi non si era fatto più nulla. Nei giorni scorsi avevano raggiunto l’accordo e doveva essere il primo di tre appuntamenti».
«Il nostro è un vero e proprio spettacolo - spiega in lacrime, Debora Conforti, cantante e coproduttrice marketing del gruppo - fatto anche di cambi di costumi. Abbiamo creato insieme questo sogno che ci ha portato in giro per tutta Italia. Alberto era una persona riservata, ma quando si apriva era simpatica, gioiosa, ti dava l’anima».
Bertapelle lascia la moglie Joanna, e i figli Tommaso, Stephany e Alexandra. Non è ancora stata decisa la data del funerale.
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