Palmanova, la scommessa sul turismo: musei, arte, grandi eventi
Il sindaco Martines traccia la strada del futuro per la città stellata. E il 2017 propone un obiettivo da non mancare: il riconoscimento Unesco

PALMANOVA. Il Museo militare di Palmanova potrebbe presto passare nelle mani del Comune. Lo annuncia il sindaco della città stellata, Francesco Martines. Già nel luglio 2014 era stato richiesto allo Stato maggiore dell’Esercito il trasferimento della proprietà del Museo militare al Comune.
E la cosa sta per concretizzarsi. L’istanza comprende non solo il passaggio degli immobili (dongione di Porta Cividale, Palazzo del Governatore delle Armi, ex Caserma Isonzo e la parte museale all’aperto), ma anche del contenuto del museo stesso. Sembra infatti che da parte dell’Esercito non ci siano ostacoli al passaggio di competenze.
«Il trasferimento – precisa il primo cittadino – dovrebbe avvenire con un primo passaggio alla Regione e da questa poi al Comune. La Regione, prima del trasferimento, deve però accertarsi delle intenzioni e della programmazione del Comune. Per questo ci ha già chiesto di predisporre un piano di gestione».
È intanto notizia dei giorni scorsi la concessione di un finanziamento statale, da parte del Ministero alla Difesa e su richiesta della Soprintendenza, di 200.000 euro proprio al Museo militare, attualmente di competenza della Brigata Pozzuolo. Non appena si concretizzerà il passaggio al Comune, l’obiettivo sarà quello di mettere in sicurezza e riaprire al più presto la poterna e la controporta di porta Cividale, nonchè la galleria che conduce alla lunetta, luoghi ricchi di fascino, da troppo tempo interdetti al turista.
A queste iniziative si aggiungerà, entro la primavera, il già programmato intervento per rendere accessibile uno dei sistemi di gallerie dei rivellini.
Non un unico museo. Accanto a quello militare, vi è il Museo civico i cui spazi sono oggi in fase di ristrutturazione. «E poi –prosegue Martines – puntiamo sul Museo regionale della Resistenza che dovrà trovare collocazione all’interno degli spazi della caserma Piave. Già esistono 270.000 euro di finanziamento da parte della Regione per centrare quest’obiettivo». E non vanno dimenticati i luoghi della memoria legati alla prima guerra mondiale, come il cimitero austro ungarico, «per il quale – aggiunge - c’è un programma di valorizzazione con buona probabilità di reperimento della relative risorse».
Ma lo sviluppo turistico della città passa anche attraverso altre voci. Unesco: «L’obiettivo primario da centrare il prossimo anno – dichiara Martines – è quello del riconoscimento Unesco che garantirebbe alla città un importante brand da gestire per la propria promozione e tutela».
Cartellonistica: è in fase di predisposizione uno studio per realizzare in tutta la città una cartellonistica turistica che offra indicazioni sui monumenti e i beni culturali. Ufficio turistico: i numeri di contatti all’ufficio turistico sono in aumento costante.
«Da gennaio – annuncia il sindaco – il nostro punto informazioni sarà uno degli infopoint gestiti da PromoTurismo Fvg». Cicloturismo: è questo uno dei filoni turistici in crescita maggiore a Palmanova grazie alla pista Alpe Adria. «È importante – spiega il sindaco – un lavoro, anche in collaborazione con gli operatori commerciali, per proporre a questa categoria di turisti offerte mirate. Da parte nostra stiamo studiando la possibilità di collocare in centro un box attrezzato per l’assistenza e le piccole manutenzioni».
I grandi e piccoli eventi: la presenza turistica a Palmanova è alimentata dall’organizzazione di grandi eventi culturali e sportivi che attraggono tante persone. «Penso per il 2016 – prosegue Martines – al Giro d’Italia o al musical Notre Dame de Paris. Altri eventi sono in programma per il 2017 e in questa direzione va, ad esempio, il lavoro che stiamo facendo per portare in piazza Grande un concorso ippico nazionale». A queste iniziative si aggiungono numerosi concerti, spettacoli teatrali, incontri, conferenze, manifestazioni, fiere...
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