L’assistenza primaria arriva in montagna
Inaugurati i centri nei poliambulatori di Tarvisio e Ovaro

TARVISIO. I Centri di assistenza primaria prendono forma in Friuli a partire dalla montagna. I primi a decollare sono quelli di Tarvisio e di Ovaro, inaugurati ieri alla presenza della presidente della Regione Debora Serracchiani e dell’assessore alla Salute Maria Sandra Telesca all’interno dei due poliambulatori di proprietà dell’Azienda per l’assistenza sanitaria 3 dell’Alto Friuli-Collinare–Medio. Oggi alle 13.30 nella sede del Distretto sanitario di Manzano ne verrà inaugurato un altro. I Cap tengono conto nel loro modello organizzativo di problemi come la bassa densità abitativa, la difficoltà dei trasporti, ma anche dell’ottimo livello di integrazione fra i servizi socio-sanitari. L’Ass3 ha il tasso di accessi a domicilio per l’assistenza alle persone anziane più alto della regione.
La riforma
«Qui – ha commentato Serracchiani – possiamo toccare con mano l’attuazione della riforma sanitaria, una sfida complessa, ma necessaria, che ora comincia a mostrare i suoi frutti. Il lavoro di lettura dei bisogni sempre più diversi e complessi nel settore della sanità in questo territorio, era stato attivato con precocità da medici, infermieri e da tutti gli operatori: qui si è trattato solo di “rammendare” una trama già ben tessuta. Ora, oltre all’importanza di rafforzare i servizi, di modularli alle rinnovate esigenze e di informare la popolazione, l’ulteriore sfida sarà quella di esportare questo modello». Per l’assessore regionale Telesca «con la riforma abbiamo costruito un modello che si adatta benissimo a queste situazioni, abbiamo fornito gli strumenti e oggi siamo grati a tutti coloro che hanno dimostrato di saperli usare bene per una sanità nuova, più vicina ai cittadini e ai loro veri bisogni».
I pionieri
Nel Cap di montagna 2.1 inaugurato all’interno del poliambulaotrio di Tarvisio, come ha spiegato il sindaco Renato Carlantoni, «la nostra organizzazione è stata presa come esempio in quanto già da un decennio i nostri medici di base operavano insieme nel poliambulatorio, garantendo un servizio ininterrotto dalle 8 alle 20. Una realtà sulla quale il nostro assessore Nadia Campana, presidente dell’Ambito sanitario Alto Friuli, si è impegnata tenacemente. Mi auguro – ha aggiunto Carlantoni – che i servizi specialistici possano potenziare il Cap e che si trovi una soluzione al cronico problema della mancanza del pediatra cui l’ospedale sopperisce mandando settimanalmente i propri medici. Purtroppo – ha aggiunto – tre bandi per la selezione di pediatri sono andati deserti e il vulnus rimane».
Il Cap di Tarvisio garantirà il servizio al Canal del Ferro e alla Valcanale con una rete di 40 unità tra medici e infermieri. Tra le novità, l’ampliamento dell’orario dei medici di gruppo da 6 a 8 ore al giorno e la presenza in più di un infermiere per le attività di prevenzione e cura.
Val Degano e val Pesarina
Nel Cap di montagna 1.1 sede di Ovaro sono destinati a confluire la Medicina di gruppo già esistente e i medici di medicina generale di Prato Carnico, Rigolato-Forni Avoltri, Comeglians con cinque medici. «Il Cap di Ovaro, che avrà sede nel poliambulatorio – ha sottolineato il primo cittadino Mara Beorchia – garantirà alla Val Degano e alla Val Pesarina assistenza medica in continuità. Lo interpreto come un segnale importante per i cittadini che vivono nell’area montana, ritengo un onore il fatto che siamo fra i primi a sperimentare il modello organizzativo. Possiamo inoltre contare su una postazione di emergenza con l’ambulanza e i volontari della Croce rossa. L’obiettivo con l’istituzione dei Cap, come ha ricordato il direttore generale della Ass3 Pierpaolo Benetollo, è «fornire ai cittadini, anche al di fuori dell’ospedale, un punto di riferimento costante nell’arco della giornata, con una sede e un numero di telefono unici cui rivolgersi e un raccordo fra medici di famiglia, infermieri, medici di guardia medica, specialisti, servizi sociali».
I servizi aggiunti
Benetollo ha anche assicurato che il parco ambulanze verrà rinnovato nel corso del 2017. Nel Cap è garantita una presenza medica e infermieristica continuativa, arricchita da specialisti per l’attività di consulenza. Vi è inoltre un passaggio di consegne con la guardia medica fra il giorno e la notte, fra i giorni feriali e quelli festivi. Nelle due sedi l’Aas 3 sta inoltre mettendo a disposizione attrezzature per svolgere esami come l’elettrocardiogramma, l’esame del fondo dell’occhio, la spirometria e alcune ecografie.
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