San Giorgio pronta ad accogliere profughi
Lo ha annunciato il sindaco. Ipotesi per una decina di richiedenti asilo, che lavoreranno per il sociale

SAN GIORGIO DI NOGARO. Durante la tradizionale bicchierata che ogni anno si tiene in Municipio per lo scambio di auguri di fine anno con le 61 associazioni sangiorgine, il sindaco Pietro Del Frate dove ha annunciato che anche San Giorgio dovrà prepararsi per accogliere profughi nel 2017. Pronta la risposta del presidente del Gruppo Alpini, Davide De Piante, che ha rimarcato come le associazioni siano disponibili a insegnare a queste persone a “lavorare” per il sociale, «così - ha detto - il prossimo anno a organizzare la Luminarie, invece delle 40 associazioni che si sono impegnate per l’edizione 2016 ne avremo 41 aiutando i migranti a inserirsi in questo contesto».
Ricordiamo che grazie alla Luminarie 2016 l’Ana e i Donatori di Sangue hanno raccolto e donato offerte per quasi 5 mila euro ad associazioni di volontariato che si occupano del sociale (3.520 euro a Una Mano per Vivere, e 200 euro a testa al Centro di Ascolto della Caritas, alla Stella Maris di Porto Nogaro, l'Associazione "Aiutiamoli a Vivere" (bambini della Bielorussia), all'Associazione "Famiglie di Famiglie" di Zellina, al Campp di Corgnolo, e all'Associazione Famiglie Diabetici della Bassa Friulana).
Dunque, dopo le smentite di qualche settimana fa alle insistenti voci che circolavano, confermate al nostro giornale dal responsabile di Nemesi (con la Coop Mosaico si occupa di profughi) che ribadiva che sarebbe stata avviata una trattativa tra privati per ospitare una decina di richiedenti, il sindaco Del Frate conferma l’ipotesi.
A sostenere il sindaco anche il vicepresidente del consiglio regionale Paride Cargnelutti, che ha ribadito come ognuno deva fare la propria parte «per questa gente che scappa dalla guerra».
Va evidenziato che San Giorgio di Nogaro in realtà è già una cittadina multietnica con 551 stranieri residenti su una popolazione di 7.572 abitanti, ai quali si sommano i circa mille “in movimento” che arrivano gran parte da Paesi extracomunitari o dell’Est Europa a seguito di ditte e aziende della zona industriale Aussa Corno.
Sulla questione profughi pende anche una interrogazione del consigliere di minoranza Enzo Bertoldi, in cui chiede al sindaco di sapere “di quante persone di tratta e di quale nazionalità sono, dove verranno ospitate e cosa intenda fare l’amministrazione comunale”.
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