Le bellezze friulane riprese da quattro ragazzi sfondano su Internet - Video
Il video “Somewhere tomorrow” ha avuto 35 mila visualizzazioni. È il frutto di un anno di lavoro sostenuto da PromoturismoFvg

UDINE. Il battesimo, come da tradizione negli ultimi anni per PromoTurismoFvg, è avvenuto online – e per la precisione su Facebook – il giorno di Natale riscuotendo, da subito, un enorme successo se consideriamo che in una manciata di giorni ha raccolto 35 mila visualizzazioni e oltre un migliaio di condivisioni sui singoli profili.
Si chiama “Somewhere Tomorrow... the beginning” ed è la prima parte di un lungo video promozionale – in quattro atti complessivi – della nostra Regione, tutto rigorosamente “made in Friuli”.
Il video sul Fvg che sta spopolando
Sì, perché gli autori di questa specie di cortometraggio – che potete ammirare semplicemente collegandovi alla pagina Facebook di Friuli Venezia Giulia Turismo – sono tutti ragazzi delle nostre parti. Regia e produzione sono dell’udinese Francesco Leggio, fotografia e riprese di Marco De Piccoli, le immagini dal drone del sandanielese Massimo Cavalli, mentre l’assistenza alla regia è a firma della lignanese Margherita Baldo.
Loro quattro hanno messo la firma su un progetto durato un anno e che li ha portati a filmare in ogni angolo della regione per offrire al pubblico – friulano e non – una sintesi pressoché perfetta delle meraviglie di una terra magica e in grado di stupire, quotidianamente, anche chi, a queste latitudini, ci vive da sempre.
“Somewhere Tomorrow... The beginning” potremmo definirlo il primo di quattro step che portano il visitatore digitale a viaggiare virtualmente dalle acque dolci delle sorgenti a quelle salate del mare, da quelle smeraldine dei torrenti a quelle ghiacciate dei laghi montani del Fvg, senza dimenticare i quattro capoluoghi e le meraviglie che nascondono le piccole città d’arta come Cividale o Aquileia.
Perché quel Friuli che Ippolito Nievo ha sempre descritto come «un piccolo compendio dell’universo, alpestre piano e lagunoso in sessanta miglia da tramontana a mezzodì» ha sempre più l’intenzione di mostrarsi e offrire al mondo per dimostrare che questo angolo di Nordest incastonato all’estremo dello stivale tra Austria e Slovenia non ha nulla, ma davvero nulla, da invidiare al resto d’Italia.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
I commenti dei lettori