Enzo Cainero: "La val Tramontina sarà rosa"
Tramonti di Sopra, il commercialista udinese che da anni fa parte del comitato organizzatore della corsa: vedremo il percorso, ma entro due anni il Giro sarà di nuovo sul Rest

TRAMONTI DI SOPRA. Forse sarà nel 2018, forse dopo, ma prima o poi in Val Tramontina ripasserà il Giro d’Italia. Parola di Enzo Cainero, il commercialista udinese che da anni fa parte del comitato organizzatore della corsa rosa e che da anni “sovritende” agli appuntamenti friuliani del Giro.
Cainero ha voluto rassicurare la Val Tramontina dopo le recenti prese di posizione di cittadini e amministratori sulla prolungata assenza della manifestazione.
«Non vi è alcuna questione sicurezza o di inidoneità della strada del monte Rest – ha garantito il patron delle tappe friulane del Giro –. La vallata era stata inserita nei possibili itinerari del Giro già per questa edizione del 2017. Alla fine il comitato organizzatore ha optato per altre tappe.
Attualmente siamo al lavoro preliminare per l’agenda 2018 e, tra gli altri, vi è qualche possibilità di riproporre il passo del monte Rest. Se non fosse fattibile neppure il prossimo anno, ci riproveremo in futuro. Non è mia intenzione dimenticare questo angolo di Friuli, anzi».
Cainero ha quindi svelato alcuni retroscena di come nasce il Giro delle due ruote. «Ogni anno dobbiamo predisporre almeno tre itinerari con le varie tappe, uno alternativo all’altro – ha raccontato il manager –. La giuria di Rcs indica le caratteristiche di ciascuna giornata: lunghezza, difficoltà e bilanciamento di salite e rettilinei.
Il tutto va poi coordinato con i percorsi scelti dalla regione accanto da cui arrivano o in cui sono diretti gli atleti. È una sorta di puzzle a costruzione multipla che riguarda l’intero territorio nazionale».
«Nei tre ipotetici iter del 2017 avevo previsto una tappa anche in Val Tramontina – ha continuato Enzo Cainero –. Rcs ha però scelto un’altra delle tre vie proposte, prediligendo il Piancavallo.
Sarei disonesto se assicurassi che il Giro sbarcherà sul Rest nel 2018, visto che il comitato deve ancora mettersi seriamente al lavoro sul percorso per quell’edizione. Tra l’altro, i requisiti di tappa del prossimo anno non mi sembrano molto idonei alla vallata. Se nel 2019 continuerò a collaborare con il Giro non mancherò di caldeggiare questa porzione di regione».
Il professionista ha anche evidenziato come sia salito sul passo del Rest tre volte di seguito negli ultimi mesi. «Sono saltato in macchina e sono passato dalla Carnia e dal Pordenonese, fermandomi in vari punti per le ispezioni del caso», è stato il messaggio finale di Cainero che ha così smentito la tesi dell’inadeguatezza della ex statale 552 ad ospitare l’evento.
Pochi giorni fa il presidente della Pro loco di Tramonti di Sopra, Alido Rugo, aveva lanciato l’ennesimo appello a Rcs. «Nel 1987, in occasione dell’ultimo Giro che ci ha onorati di un transito, sul Rest si consumò l’epico duello tra Roche e Visentini», ha rievocato Rugo. In quell’occasione, Stephen Roche non rispetto gli ordini di squadra è tolse la maglia rosa al suo capitano.
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