Gaffe slovena di Iacop e Gabrovec: foto scattata sotto un murales titino
Visita istituzionale al Parlamento di Lubiana di presidente e numero due del Consiglio regionale Nelle immagini che li ritraggono si vede in cui si nota nitidamente il municipio di Trieste con un carro armato jugoslavo sulla sinistra e di fronte un soldato che imbraccia la bandiera con la stella rossa

UDINE. Franco Iacop e Igor Gabrovec, probabilmente, non se ne saranno nemmeno accorti, ma martedì, a Lubiana, sono incappati in una piccola gaffe. Non istituzionale, ma, potremmo dire, più che altro di opportunità politica oltre che storica.
Nel giorno del 25º anniversario dell’avvio delle relazioni diplomatiche tra Slovenia e Italia, infatti, il presidente del Consiglio regionale del Fvg, accompagnato dal vicepresidente ed esponente della minoranza di Lubiana a piazza Oberdan, ha partecipato a una visita istituzionale al Parlamento della piccola ex repubblica jugoslava su invito del presidente Milan Brglez, cui ha preso parte anche l’ambasciatore italiano Paolo Trichilo.
Nel corso dell’incontro si è discusso dei rapporti tra il Fvg e la Slovenia – nei vari settori in cui ci sono interessi comuni oltre a una serie di ulteriori colloqui nella sede del Parlamento con i capigruppo, i rappresentanti della Commissione per le relazioni con gli sloveni d’oltre confine e con il Comitato per l’economia – e, come d’abitudine, non sono mancate le foto di rito.

Ed è a questo punto che si è concretizzato il piccolo scivolone dei due esponenti di maggioranza. Iacop e Gabrovec, infatti, si sono posizionati sotto al grande murales che fa bella mostra di sé all’ingresso del Parlamento di Lubiana. Un affresco datato e risalente ai tempi in cui la Slovenia era una delle repubbliche socialista inserite nello stato federale jugoslavo. Tanto è vero che sullo stesso si notano scene della guerra di indipendenza e delle battaglie combattute dai titini contro i nazi-fascisti, ma, particolare non da poco, anche alcune immagini dell’occupazione jugoslava di Trieste.
Tanto è vero che sulla destra – come si vede nelle immagini – poco sopra a Gabrovec si distingue nitidamente il municipio del capoluogo regionale con un carro armato jugoslavo sulla sua sinistra, e un combattente con la bandiera e la stella rossa al centro a sintetizzare, nitidamente, quali fossero le ambizioni, poi con il tempo fortunatamente venute meno, di Tito e dell’allora classe dirigente di Belgrado su Trieste e la Venezia Giulia.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
I commenti dei lettori