La corsa nel fango sbarca a Cividale
La città ducale organizzerà in giugno la prima gara del Nord Est. Attese migliaia di partecipanti: in mezzo mondo è già una passione

CIVIDALE. «Un solo re, una sola regina. Il trono longobardo chiama, cerca figura degna». Per conquistarlo si dovrà dar prova di eccellenza fisica, perché ad essere virtualmente incoronato sarà il vincitore della Longobard Race, prima Mud Race del nordest, manifestazione all'anno zero ma non per questo in difetto di autostima.
«Diventerà - pronosticano, al contrario, gli organizzatori, facendo affidamento sulla posizione strategica della città ducale - un appuntamento imperdibile, nel calendario di settore, per gli appassionati di Italia, Austria e Slovenia».
E chiariamo di cosa si tratta, allora, a beneficio di chi appassionato non è: le Mud Race, nate negli Stati Uniti e in rapidissima espansione in Europa, a partire dalle nazioni nordiche, sono gare di corsa estrema, tra fango e ostacoli di varia natura, naturali o artificiali.
E stanno letteralmente spopolando. Il nostro Paese è ancora agli inizi, ma la crescita si sta rivelando esponenziale (basti dire che dai 15 mila iscritti registrati, nelle poche prove finora proposte, nel 2015 si è passati ai 32 mila del 2016) e l'attenzione è bipartisan, visto che moltissime sono le partecipanti donne.
L'Asd Laguna Champ di Grado, così, ha deciso di cavalcare l'onda e ha eletto a sede designata il Cividalese. Sentiti i numeri del caso (una Mud Race è capace di attirare migliaia di concorrenti) il sindaco Stefano Balloch ha immediatamente dato l'assenso, offrendo al team promotore il parco della Lesa come campo base. Sarà da lì, dunque, che sabato 3 giugno prenderà il via la spericolata competizione, che si articolerà su un percorso di 12 chilometri tra fiumi, torrenti e colline «che sembrano fatti apposta - citando sempre gli ideatori - per rendere davvero unica questa prova».
Le iscrizioni, apertesi qualche giorno fa, stanno già fioccando, e il numero di visualizzazioni sulla pagina Facebook creata ad hoc lievita di ora in ora. Si punta a stimolare una partecipazione transfrontaliera, che dovrà vedersela con una miriade di difficoltà ispirate, in qualche modo, all'epoca longobarda. «Al fango - precisano dal Laguna Champ - ci penseremo noi, spargendolo copiosamente lungo l'itinerario».
E per l'abbigliamento (libero) sono auspicate bardature barbariche: previsto, come in ogni Mud Race, un premio per il miglior costume. L'esperienza del 2017 non sarà che un inizio, perché dall'anno successivo la gara verrà inserita nel campionato nazionale e garantirà punteggi anche per quello europeo. Alla prova agonistica si accosterà una sezione non competitiva, sulla stessa distanza; e ci sarà, per non scontentare nessuno, pure un campo di addestramento Longobard Junior.
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