Sara, dalla Bassa friulana alla Cina: "Tornerei a casa, ma non c’è lavoro"
La storia della 31enne di Terzo d’Aquileia. Una carriera tutta in discesa nel commercio estero. Per realizzarsi ha dovuto lasciare l’Italia. «Ho un ottimo contratto, però mi manca la mia terra»

TERZO D’AQUILEIA. Una carriera tutta in discesa nel settore del commercio estero, un futuro professionalmente roseo. Per realizzarsi, come tanti giovani, Sara de Colle, originaria di Terzo, 31 anni, ha dovuto fare le valigie e trasferirsi all'estero. É partita nel 2014 dalla Bassa: destinazione Nuova Zelanda.
Ora, sempre per motivi di lavoro, vive in Cina, a Shanghai. Ha visitato 46 Paesi e ha vissuto in 4 nazioni (Spagna, Germania, Nuova Zelanda e ora in Cina). Sara è soddisfatta, il suo lavoro le piace ma nella sua vita c'è il sogno di tornare in Friuli. Le mancano i profumi, i paesaggi e i sapori della sua terra.
«Mi piace viaggiare ma non c'è nessun posto come la propria casa - scrive Sara nel suo blog “Torzeando around the World”, nato per promuovere il Friuli Venezia Giulia in Italia e all'estero e per raccontare esperienze di viaggio -. I miei ultimi anni sono stati caratterizzati da un forte desiderio di ritornare in Friuli, di stabilirmi, di avere un equilibrio, una routine quotidiana.
Ripenso spesso, dopo 3 anni, a quando ho deciso di licenziarmi e di partire con un biglietto di sola andata per la Nuova Zelanda. Ho mollato tutto e sono partita, da sola. Solo ora mi rendo conto che ho avuto coraggio».
Ora Sara si è trasferita in Cina. Il suo titolare le ha offerto la possibilità di stabilirsi a Shanghai per alcuni mesi. «Ho accettato subito - racconta Sara -. L'obiettivo è risollevare il difficile mercato cinese e poter gestire più da vicino anche gli altri Paesi asiatici.
È un'attestazione di stima e fiducia e in secondo luogo un'altra esperienza umana e lavorativa, una sfida con me stessa». Sara vive nella capitale economica cinese eppure vorrebbe tornare a casa, nella “sua” Terzo.
«Abito a poco meno di 2 chilometri dal capolinea della metro numero 12, Qixin Road, a meno di un'ora dalla movida. Esco di casa al mattino per recarmi al lavoro, proprio di fronte alla stazione. Al termine della giornata lavorativa, riprendo il mio zaino e torno a casa.
Nonostante io cerchi di aggrapparmi a ogni sorriso o ad ogni illusoria compagnia, non posso dire di essere al settimo cielo qui a Shanghai e non lo ero nemmeno in Nuova Zelanda. Mi manca il contatto intimo con la natura, le lunghe passeggiate all'aria aperta, quella che ti riempie i polmoni e ti fa stare bene. Mi manca poter stendere il bucato in giardino, vedere i miei amici per un aperitivo».
In Nuova Zelanda Sara aveva trovato un lavoro a tempo indeterminato, ben remunerato. Un sogno per tanti emigranti in cerca di fortuna.
«Dopo quindici mesi non ce l'ho fatta più - confida de Colle -. La consapevolezza di essere e rimanere da sola, dall'altra parte del mondo, a trenta ore di aereo dal Friuli, mi ha sconfitta.
Ora conto i giorni che mancano per rientrare in Italia. Certo, le amicizie all'estero sono state e sono fondamentali ma la famiglia per me è una ed è in Friuli».
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