Incendiano cartelloni allo stadio, denunciati due tifosi udinesi
E' successo sabato sera al Franchi durante la partita Fiorentina-Udinese. Nei guai due friulani di 25 e 47 anni.Nei loro confronti sarà emesso un Daspo.

UDINE. Prima espongono cartelloni in memoria di Stefano Furlan, il giovane tifoso triestino morto una trentina di anni fa dopo essere stato picchiato dalle forze dell’ordine al termine di una partita di Coppa Italia, poi li bruciano sugli spalti. È successo sabato sera allo stadio Franchi, durante il match di serie A Fiorentina-Udinese.
Il gesto è costato caro a due tifosi udinesi, di 47 e 25 anni, che sono stati denunciati dagli agenti della Questura fiorentina ai sensi della legge sulla violenza negli stadi e per loro, al termine degli accertamenti, sarà emesso un Daspo.
Il grave episodio si è verificato attorno alle 21. I due friulani avevano preso posto nel settore ospiti dello stadio di Firenze e, con alcuni cartelloni, avevano composto uno striscione contenente la scritta: «23.12.1963 Stefano Furlan 1.3.1984 ucciso dalla Ps». Quelle parole facevano riferimento a uno dei fatti di sangue più gravi legati al mondo del calcio. Una tragedia di quasi 33 anni fa quando, a Trieste, perse la vita il tifoso triestino, appena ventenne, al termine di una lunga agonia dopo essere stato picchiato e preso a manganellate dagli agenti di polizia.
I tifosi friulani, però, non si sono limitati a esporre lo striscione, ma hanno pensato di dar fuoco ai vari cartelloni che lo componevano. Un gesto che ha messo a repentaglio la sicurezza degli altri tifosi del settore ospiti. Per questo motivo sono stati subito individuati e bloccati dai poliziotti della Questura fiorentina.
Una volta stabilita la loro identità sono stati denunciati, in base a quanto previsto dall’articolo 6 bis della legge 401 del 1989 (normativa sulla violenza negli stadi). E, come detto, nei loro confronti sarà emesso un Divieto di accedere alle manifestazioni sportive (Daspo).
Era l’8 febbraio 1984 quando Stefano Furlan, che aveva compiuto 20 anni il 23 dicembre precedente, aveva deciso di andare a vedere la Triestina, che giocava in casa allo stadio Grezar contro l’Udinese. Al termine del derby, valido per la Coppa Italia, ci fu un po’ di agitazione, ma nessuno scontro particolare tra le due opposte tifoserie.
Il tifoso triestino, però, fu vittima di una carica delle forze di polizia, in particolare della mano pesante di un giovane agente, Alessandro Centrone. Fu quest’ultimo (condannato a un anno di reclusione per eccesso colposo nell'uso delle armi), infatti, secondo quanto fu appurato anche in sede giudiziaria, a calcare la mano e a cagionargli traumi che, venti giorni più tardi, il 1º marzo 1984 portarono Furlan alla morte.
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