Profughi a lezione di sci in Fvg, l’Europa gela la Lega: fondi usati lecitamente
Avramopoulos risponde a un’interrogazione del Carroccio. De Monte (Pd): stop all’uso dei bambini per fare polemica

UDINE. Il “Fondo asilo migrazione e integrazione” dell’Ue prevede l’offerta di attività sportive e ricreative ai destinatari, inclusi i rifugiati e i richiedenti asilo minori. Per cui le lezioni di sci di fondo organizzate dal Centro provinciale per l’istruzione degli adulti di Udine assieme all’Unione sportiva Aldo Moro Paluzza a favore di 16 minori non accompagnati ospitati alla comunità “Bosco de Museis” potevano essere lecitamente pagati con i fondi comunitari.
La risposta – che “gela” il Carroccio locale e anche quello a Bruxelles – è firmata da Dimitris Avramopoulos, commissario europeo per le Migrazioni in relazione a un’interrogazione in materia presentata dall’europarlamentare veneta della Lega Nord Mara Bizzotto.
La polemica, va ricordato, era nata dopo che il leghista friulano Stefano Mazzolini – responsabile sicurezza dei padani in Fvg – si era scagliato contro l’organizzazione dei corsi a Paluzza.
Un caso che, evidentemente, è stato fatto proprio da Bizzotto. L’europarlamentare aveva chiesto ad Avramopoulos se «considerato che, secondo i dati Istat, in Italia ci sono oggi 4,6 milioni di poveri assoluti e preso atto che questi cittadini europei non possono usufruire di vitto, alloggio e attività ricreative pagate, di cui beneficiano invece i presunti profughi in Friuli», la Commissione non intendesse «verificare come sono stati spesi i fondi europei e se sono stati impiegati nel rispetto delle normative vigenti» oltre a «bloccare immediatamente l’erogazione di simili finanziamenti a tutti quei Comuni, enti e associazioni che, direttamente o indirettamente, concorrano a realizzare simili iniziative che si configurano, a tutti gli effetti, come discriminatorie nei confronti dei friulani e degli italiani».
Il commissario europeo ha ricordato a Bizzotto che «l’adozione del programma nazionale italiano nell’ambito del “Fondo asilo, migrazione e integrazione” risale all’agosto 2015. Sulla base dei resoconti periodici previsti per legge presentati dall’autorità competente, la Commissione verifica che tutte le regole applicabili siano state rispettate.
Nel corso dell’anno la Commissione effettua inoltre diversi sopralluoghi per monitorare i progetti, e in caso di uso indebito dei fondi provvede a farsi rimborsare dallo Stato membro». E pur «non avendo informazioni specifiche sul progetto», Avramopoulos ha specificato che il Fondo « prevede l’offerta di attività sportive e ricreative ai destinatari, inclusi i rifugiati e i richiedenti asilo minori ».
Una posizione chiara, su cui è intervenuta anche Isabella De Monte. «La risposta della Commissione dimostra la legittimità della scelta di “Bosco de Museis” – ha commentato l’europarlamentare dem –. È una risposta seria ai soliti tentativi di strumentalizzazione della Lega Nord su questo tema. Sarebbe invece il caso che, almeno sui bambini, si evitasse si fomentare lo scontro politico in modo decisamente misero, sul territorio come in Europa. Occorre piuttosto impegnarsi tutti per favorire la pratica dello sci da parte dei bambini».
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