Caso Regeni, il pm di Roma al Cairo per incontri con gli inquirenti egiziani
La missione del dottor Colaiocco finalizzata ad esaminare gli sviluppi delle indagini sulla tortura a morte del giovane ricercatore friulano

ROMA. Il pm della procura di Roma Sergio Colaiocco si trova al Cairo per una due giorni di incontri con i magistrati egiziani che indagano sulla morte di Giulio Regeni.
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Il 3 febbraio del 2016 veniva ritrovato, lungo la strada che collega Il Cairo ad Alessandria il corpo massacrato di Giulio Regeni: da allora sono passati quindici mesi, tra inchieste che hanno fatto la spola tra Egitto e Italia, e tante manifestazioni di solidarietà verso la famiglia del ricercatore di Fiumicello, attraverso le quali migliaia di cittadini sui social e nelle piazze hanno chiesto di sapere la verità sulla morte di Giulio. Ma la verità sulla morte di Giulio ancora non c’è.
L'ultima volta che il pm Colaiocco era stato al Cairo risale al primo novembre scorso, sempre per incontri con il procuratore capo Sadek finalizzati ad esaminare gli sviluppi delle indagini sulla tortura a morte del giovane ricercatore friulano il cui corpo fu ritrovato al Cairo il 3 febbraio del 2016.
La collaborazione delle autorità egiziane con quelle italiane, giudicata carente da Roma, ha portato a una crisi diplomatica fra Italia ed Egitto che si protrae dall'aprile dell'anno scorso.
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