Omicidio Regeni, entro maggio l’accordo per ottenere i video
La promessa degli inquirenti egiziani: «Trovata l’intesa per procedere all’estrazione dei dati contenuti negli hard disk del sistema di videosorveglianza della metropolitana del Cairo»

UDINE. Entro il mese di maggio «sarà concluso l'accordo per procedere all'estrazione dei dati contenuti negli hard disk del sistema di videosorveglianza della metropolitana del Cairo».
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È quanto assicurato dal procuratore generale della Repubblica Generale Araba d'Egitto Nabil Sadeq, a proposito dell'omicidio di Giulio Regeni, ad una delegazione italiana, guidata dal pm Sergio Colaiocco, al Cairo da martedì 16 maggio.
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In un comunicato congiunto della Procura Generale Araba d'Egitto e della procura di Roma si afferma che «nel corso dei colloqui vi è stata un'approfondita valutazione delle questioni investigative aperte ed uno scambio di informazioni che ha permesso ai due Uffici, nell'ambito della continuativa collaborazione, di fare il punto sullo stato delle indagini».
«Vi è stato anche uno scambio reciproco di atti e documenti - prosegue la nota - ed, in particolare, il team investigativo egiziano ha consegnato una prima parte dei documenti richiesti dalla procura romana con la rogatoria del 15 marzo scorso».
Al termine dell'incontro è stata ribadita la «assoluta determinazione da parte dei due uffici - conclude la nota congiunta - a proseguire la collaborazione nelle indagini sino a quando non saranno individuati i colpevoli del sequestro, delle torture e della morte di Giulio Regeni».
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