In seno alla comunità locale è stato molto attivo in campo sia amministrativo – va ricordata la sua trentennale esperienza come consigliere comunale – che culturale.
Nato a Lusevera nel 1937 (avrebbe compiuto ottant’anni in questi giorni), aveva frequentato qui le elementari, per poi continuare gli studi alle scuole slovene di Gorizia.
Aveva cominciato la sua lunga carriera di docente come maestro elementare proprio nelle valli del Torre; successivamente aveva vinto il concorso che lo portò a insegnare italiano alle medie di Tarcento, dove ha insegnato per oltre trent'anni, lasciando un ottimo ricordo nei suoi alunni.
«Cercava sempre di aiutare tutti i suoi studenti», è la testimonianza diffusa tra i suoi ex allievi.
Molto attivo per la tutela della minoranza slovena, si era impegnato in questo senso anche fuori dall'ambito strettamente locale, sostenendo, per esempio, l’apertura della scuola bilingue di San Pietro e impegnandosi anche, lungamente, come presidente della biblioteca slovena di Trieste. Nell’alta val Torre, nel 1967, periodo molto difficile per queste zone di confine, aveva creato il Centro ricerche culturali di Lusevera, tuttora attivo.
Il professor Cerno aveva anche avuto l'intuizione di creare il Museo etnografico di Lusevera – aperto nel 1973 – che, superata la chiusura per anni nel post terremoto, continua anche oggi a raccontare la tradizione locale.
I funerali di Guglielmo Cerno saranno celebrati martedì, alle 16, nella chiesa di Lusevera.
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