La lite per i video hard finisce a coltellate
«Smettila di mandare filmati porno alla mia amica»: udinese se la prende con un veneto che lo ferisce e poi viene arrestato

UDINE. Ruggini mai sopite. Messaggi hard inviati insistentemente al cellulare di una donna. E un incontro casuale, trasformatosi in regolamento di conti.
Un uomo di 53 anni, Pierangelo Serbelloni, residente a Udine ma originario del Veronese, è stato arrestato con l’accusa di lesioni aggravate nei confronti di un conoscente, ferito con diverse coltellate al culmine di una lite scoppiata nella tarda mattinata di sabato in via della Roggia. Serbelloni si trova in carcere a Udine, ma potrebbe ottenere i domiciliari già nelle prossime ore. Il ferito, un cinquantenne residente a Udine, è stato già dimesso: ha riportato ferite superficiali al collo e alle gambe.
L’incontro casuale
L’episodio risale alla tarda mattinata di sabato. Serbelloni, che passeggia con la fidanzata lungo via Volturno, s’imbatte nel contendente, che a sua volta è in compagnia di un amico. Tra i due non corre buon sangue: volano subito parole grosse, con il cinquantenne che intima al veronese di smetterla di inviare video e foto a contenuto pornografico alla sorella dell’amico. «Ringraziate che sono con la mia fidanzata, altrimenti vi facevo vedere io», la sfida lanciata dal cinquantaduenne. Sfida che i due raccolgono, invitandolo a riaccompagnare a casa la ragazza e battersi «da vero uomo».
Serbelloni non se lo fa ripetere due volte: riporta la compagna a casa, prende un coltellaccio, e torna in via Volturno, dove però non trova i due contendenti.
Le coltellate
Il cinquantenne, consigliato dall’amico, si è frattempo allontanato. Viene raggiunto da Serbelloni in via della Roggia: iniziano a volare parole grosse, poi spintoni, schiaffi. Infine spunta il coltello. Il veronese colpisce con più fendenti - alle gambe e all’incavo tra collo e spalla - il contendente, che finisce a terra: le ferite, contrariamente a quanto pareva in un primo momento, non sono fortunatamente gravi. Sempre cosciente, viene soccorso dai sanitari del 118, che lo portano con urgenza in ospedale. Ieri l’uomo è stato dimesso con una prognosi di quindici giorni.
La perquisizione
L’amico del cinquantenne ferito fornisce ai carabinieri del Norm della Compagnia di Udine, guidata dal maggiore Alberto Granà, le informazioni utili a risalire all’identità dell’aggressore, che viene raggiunto dai militari nella sua abitazione. Serbelloni spiega di essersi semplicemente difeso, brandendo un paio di forbici.
Il racconto però non regge: i carabinieri, durante la perquisizione all’interno dell’abitazione dell’uomo, trovano il coltello, ancora sporco di sangue, che viene sequestrato. Serbelloni è stato arrestato con l’accusa di lesioni aggravate: in un primo momento la dinamica aveva fatto propendere i carabinieri per il tentato omicidio. Proprio l’alleggerimento della posizione potrebbe spingere il Gip a disporre nelle prossime ore gli arresti domiciliari per il cinquantaduenne, che si trova rinchiuso nel carcere di via Spalato.
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